Si riapre la vertenza fra i 1200 lavoratori di Arpal e la Regione Puglia dopo l’evacuazione del plesso ex Ciapi e il trasloco forzoso nello stabile regionale di via delle Magnolie. Pochi giorni fa i sindacati Cgil, Cisl e Uil sono stati convocati in presidenza regionale dal segretario generale, Roberto Venneri, e dalla commissaria di Arpal, Silvia Pellegrini. L’incontro è durato circa un’ora e mezza con toni piuttosto alti e momenti di tensione. Le parti sociali hanno denunciato le gravissime condizioni in cui sono costretti a stare i dipendenti sfollati in via delle Magnolie. Una sorta di “lager” con spazi risicati ed insufficienti, scrivanie ammassate, uffici di comunità, assenza di condizionatori. A creare disagio anche l’ostilità dei dipendenti “vicini di casa” di Arif che impediscono ai nuovi arrivati di mettere l’auto nel parcheggio interno.
Ancora, le sigle sindacali hanno lamentato le precarie condizioni di sicurezza per le sedi dei centri per l’impiego sparse in Puglia con edifici che cadono a pezzi. Il caso, fra gli altri, di Molfetta, Cerignola e Monopoli con l’intonaco che cade dal soffitto e una plafoniera che staccandosi stava per ferire un lavoratore. Stessa situazione a Taranto con la sede sporca e inagibile. I sindacati hanno preteso risposte certe lamentando assenza di concertazione e confronto, durante il trasloco forzoso dei dipendenti a fine gennaio, da parte della Regione Puglia. Una situazione intollerabile, hanno aggiunto, che da oltre 18 mesi vede danneggiati i lavoratori fra ritardi nel pagamento dello stipendio, assenza di attrezzature, sedi fatiscenti, mancate risposte sui contratti e, soprattutto, sul futuro dell’agenzia regionale per il lavoro. Fra le criticità la mancata liquidazione dei buoni pasto, il blocco dei regolamenti per riorganizzare le piante organiche attribuendo ruoli di responsabilità, la promessa non mantenuta per lo smart working tutt’ora al palo. Per non parlare di straordinari e premi produttività, punti eccepiti durante il tavolo di conciliazione aperto con la Prefettura e sospeso dopo le promesse della regione Puglia.
Venneri e Pellegrini, dal canto loro, hanno assicurato che le politiche attive per l’occupazione saranno confermate e potenziate. A breve partirà un piano di ristrutturazione da 70 milioni di euro in favore dei centri per l’impiego. Il resto delle doglianze, invece, finirà in un cronoprogramma con impegni precisi e tempi certi in cui dare risposte ai singoli punti eccepiti dai sindacati. La riunione è stata aggiornata fra una settimana.