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Dimissioni Maurodinoia, Emiliano: «La tutela della Regione viene prima di tutto»

Indagata nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione elettorale che, stamattina, ha portato all'esecuzione di 10 misure cautelari (tra cui l'arresto ai domiciliari del marito Sandro Cataldo), Anita Maurodinoia ha rassegnato le sue dimissioni da assessora ai Trasporti della Regione Puglia. Le dimissioni sono state accettate dal presidente Michele Emiliano «a tutela della Regione Puglia, che viene prima…

Indagata nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione elettorale che, stamattina, ha portato all’esecuzione di 10 misure cautelari (tra cui l’arresto ai domiciliari del marito Sandro Cataldo), Anita Maurodinoia ha rassegnato le sue dimissioni da assessora ai Trasporti della Regione Puglia.

Le dimissioni sono state accettate dal presidente Michele Emiliano «a tutela della Regione Puglia, che viene prima di tutto, anche se si è ancora in fase di indagini preliminari», spiega il governatore in una nota.

Emiliano chiarisce che «è già successo in altri casi, negli anni passati, a dimostrazione che questa è la regola, che si fonda sul senso di responsabilità, sulla trasparenza e sul rispetto delle istituzioni».

Riferendosi poi a chi parla di «un sistema patologico» relativo alla corruzione elettorale in Puglia (D’Attis) o di «opacità nel sistema di potere della Regione Puglia» (Bellanova), Emiliano afferma: «A coloro che stanno già strumentalizzando questa vicenda dico che, così come sono garantisti con un Ministro, dovrebbero esserlo con chiunque altro», riferendosi al caso Santanché.

«In ogni caso, ci sono premesse generali che vanno ribadite», prosegue Emiliano: «Da sempre affermo che il voto di scambio è un atto illegale e intollerabile – dice -. Il rispetto delle leggi è un presupposto imprescindibile per tutti e ancor di più per chi intende fare politica. Questo ho detto e praticato nella mia vita e chiunque lavori al mio fianco ne è testimone perfettamente consapevole. Magistratura e forze dell’ordine lavorano incessantemente per verificare il rispetto delle leggi, agiscono con mezzi e strumenti investigativi che solo loro hanno a disposizione per fare luce su fenomeni che altrimenti non sarebbe possibile individuare. Ogni volta che in questi anni sono venuto a conoscenza direttamente o indirettamente di notizie di reato ho provveduto a segnalare tutto in Procura. E ho sempre invitato tutti a fare la stessa cosa. Ho sempre detto e ribadito che chi sbaglia paga. Se qualcuno ha violato la legge, e questo spetta ai giudici stabilirlo con le sentenze, è giusto che ne paghi le conseguenze», conclude il governatore pugliese.

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