Decaro candidato alle elezioni europee: «Ci sarò. Porto l’esperienza degli amministratori locali»

Il sindaco Antonio Decaro è pronto alla sfida delle elezioni europee. «Ci sarò, voglio portare l’esperienza degli amministratori locali», ha affermato nel corso di un’iniziativa del Pd a Brindisi.

Ieri la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein aveva anticipato la candidatura di Decaro alle elezioni europee di giugno. Il presidente dell’Anci l’ha di fatto confermata.

«Mi voglio occupare del Pnrr – ha detto il sindaco di Bari -. Mi voglio occupare dei fondi di coesione, che sono i fondi europei che arrivano nei nostri Comuni, alle regioni del sud. Mi voglio occupare – ha proseguito – di tutte quelle questioni che sembrano lontane, ma in realtà non è così. Perché tutto quello che accade nel nostro condominio o nel cortile di casa viene deciso in Europa con le direttive. Soprattutto tutto quello che poi i sindaci si ritrovano a gestire qualche mese o anno dopo nasce in Europa».

Per Decaro è dunque utile «portare l’esperienza di un amministratore dove si decidono le questioni più importanti».

Sull’annuncio della sua candidatura alle europee dato ieri dalla segretaria del Pd, Decaro ha spiegato «che ne parliamo già da tempo, ma non mi aspettavo un’indicazione già ieri. Però mi ha fatto piacere, certo».

Autonomia differenziata: «Siamo molto preoccupati. La Costituzione prevede diritti e servizi uguali per tutti»

Parlando dell’autonomia differenziata, Decaro ha affermato che «noi siamo molto preoccupati perché ci sono 23 funzioni e 500 attività che vengono affidate alle Regioni che invece si occupano di programmazione, pianificazione e normative. Invece si occuperanno di attività di gestione, cosa che non hanno mai fatto e non è prevista dalla Costituzione».

Il secondo tema, ha aggiunto, «è quello dei servizi e dei diritti. La nostra Costituzione prevede che i diritti ed i servizi devono essere uguali su tutto il territorio italiano indipendentemente da dove ciascuno di noi nasce o decide di andare a vivere. Già così non è, soprattutto nel Sud e nelle aree interne del Paese, o in alcuni comuni di montagna».

Secondo Decaro ci sono «molti gap da recuperare. Con l’autonomia differenziata, e soprattutto con la fiscalità regionale, dove ogni Regione potrà gestire la propria capacità fiscale e le proprie risorse, noi crediamo che quel divario invece di ridursi potrà aumentare. Questo – ha continuato – è in controtendenza con quello che stiamo facendo. L’Unione europea ci ha dato i fondi del Pnrr per realizzare opere pubbliche che devono permettere di superare i divari. Opere pubbliche all’interno delle quali saranno offerti dei servizi. Quei servizi però non li potremmo pagare perchè avremo l’autonomia differenziata».

Il sindaco di Bari ha affermato ancora che «per la mia parte politica l’Europa è gli Stati uniti d’Europa dove ci sono valori e ideali che ritroviamo nel manifesto di Ventotene e Spinelli. L’autonomia differenziata non la ritrovo in quei valori. Già il termine autonomia differenziata ci fa pensare ad un Paese diviso e fratturato dove il Sud viene abbandonato al proprio destino. Un destino rispetto al quale la classe dirigente ed i cittadini del Sud stanno cercando da tempo di riemergere e contrastarlo. Siamo lontani dallo stereotipo di un Sud “piagnone” che chiede soldi».

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