«Al lavoro per far ripartire i cantieri, da Nord a Sud». È uno dei primi tweet da ministro delle Infrastrutture di Matteo Salvini. I grandi progetti del Pnrr affondano le radici soprattutto su ferrovie e strade, con l’ambizione di connettere il Mezzogiorno al resto d’Europa. A fronte della centralità degli interventi infrastrutturali sulla riprese economica, sono ben 45 i progetti che sono stati commissariati ad agosto dello scorso anno. Quattro mesi prima stessa sorte era toccata a 57 opere. Una volontà chiara di velocizzare la conclusione dei lavori che denota, però, una difficoltà strutturale nel procedere attraverso l’iter ordinario. Secondo il monitoraggio effettuato dal Ministero, raccogliendo le indicazioni dei commissari, per il 53% degli interventi commissariati ad agosto 2021 sono emerse criticità di diversa natura. Le 51 criticità complessive segnalate dai commissari, afferiscono per il 25% alle questioni ambientali, per il 18% a quelle archeologiche-paesaggistiche, per il 22% a quelle finanziarie, per l’8% ad aspetti tecnici, per il 27% a quelli procedurali. Si tratta di percentuali non dissimili da quelle relative al primo gruppo di opere, commissariate ad aprile. «In particolare – si legge nel rapporto del ministero delle Infrastrutture – nel settore ferroviario sono prevalenti le criticità attinenti alle procedure ambientali. Per le infrastrutture stradali si evidenziano in termini equivalenti le problematiche afferenti al settore ambientale, finanziario e procedurale, con un’incidenza percentuale elevata. Nei settori del trasporto rapido di massa e dei presidi di pubblica sicurezza si riscontrano, allo stato attuale, minori criticità».
Ferrovie: dal raddoppio della Pescara-Bari alla Taranto-Battipaglia
Nel report il Ministero riporta, in modo sintetico, lo stato di avanzamento dei lavori in linea, o meno, con il cronoprogramma. Tra quelli ferroviari spicca il completamento del raddoppio della Pescara-Bari, la realizzazione delle opere relative alla tratta Napoli Bari, la linea Ferrandina-Matera-La Martella e il potenziamento con caratteristiche di alta velocità della direttrice Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia per un totale di venti miliardi di euro di investimenti. Per indicare il livello di criticità riscontrate, vengono utilizzati i tre colori del semaforo: verde, arancione e rosso. Esclusi i lavori della Taranto-Battipaglia, contrassegnati con il verde, per tutti gli altri progetti ferroviari che riguardano Puglia e Basilicata il bollino è di colore giallo.
Bollino verde per i lavori sulla Ionica
Per quanto riguarda gli interventi stradali, la parte da leone la fa il Gargano. Si va dalla Ss 16 Adriatica, con l’adeguamento del tratto tra Foggia e San Severo, alla Ss 89, sempre sul Gargano. Infine la Ss 106 Ionica, l’unica tra i progetti elencati che “conquista” il bollino verde. Per tutti gli altri l’allert è giallo. Tra i progetti di edilizia dello Stato, invece, compare un’altra opera particolarmente cara alla Puglia e, in particolare, a Bari: la realizzazione del Polo della giustizia. I lavori, per un valore totale di circa 400 milioni, sono contrassegnati con il bollino giallo mentre è verde per la nuova sede del comando dei Vigili del fuoco della provincia Barletta-Andria-Trani.
I dati raccolti confermano che nello svolgimento dei processi autorizzativi e di realizzazione degli interventi «si riscontrano alcune problematicità riconducibili agli aspetti ambientali, archeologici tecnici, finanziari e procedurali. Si tratta di criticità che potrebbero incidere sul rispetto dei cronoprogrammi, anche se allo stato attuale non sono segnalati significativi scostamenti».
Trentanove commissari e ai quali il Ministero concede di derogare, per l’approvazione dei progetti, a norme di natura amministrativa, fatte salve quelle inerenti alle discipline di natura ambientale e di tutela dei beni culturali. Centodue cantieri dai quali dipenderà il rilancio del Paese. Matteo Salvini dovrà ripartire da qui.