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Da Torre a Mare a Roma: le mille giravolte di Antonio Decaro. I rapporti turbolenti del leader dell’Anci

Avvicinamenti e allontanamenti: la carriera politica di Antonio Decaro ricorda molte storie d’amore. In oltre vent’anni di “prima linea”, il sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci è arrivato spesso alla rottura anche con quelle personalità alle quali era stato più vicino. Un esempio? Alberto Tedesco, l’ex consigliere regionale socialista e senatore del Partito democratico,…
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Avvicinamenti e allontanamenti: la carriera politica di Antonio Decaro ricorda molte storie d’amore. In oltre vent’anni di “prima linea”, il sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci è arrivato spesso alla rottura anche con quelle personalità alle quali era stato più vicino.

Un esempio? Alberto Tedesco, l’ex consigliere regionale socialista e senatore del Partito democratico, che di “Tonino da Torre a mare” è identificato come padrino politico. Fu Tedesco a crescere Decaro a pane e riformismo, introducendolo negli ambienti di centrosinistra. E con lo stesso Tedesco Decaro venne successivamente ai ferri corti, complici una serie di vicende giudiziarie e l’appoggio del senatore al candidato sindaco di centrodestra Mimmo Di Paola. Il disgelo arrivò solo diverso tempo dopo, ufficialmente per concordare un aiuto a una persona in difficoltà. «Se mi avesse chiesto di parlare di politica non l’avrei ricevuto», ebbe a dire Decaro dopo il faccia a faccia.

È andata più o meno così anche con altri esponenti di centrosinistra, anche di livello nazionale. È il caso di Matteo Renzi che, nel 2016, sostenne Decaro nella corsa alla guida dell’Anci: una scelta dettata dalla necessità, per l’allora premier, di sostenere il sì al referendum costituzionale del 4 dicembre, rispetto al quale Michele Emiliano era fermamente contrario. Risultato: alle urne vinse il no, Renzi fu costretto a dimettersi e abbandonò il Pd per fondare Italia Viva. E Decaro? Pur essendo considerato il “giovane leone” del renzismo, non aderì al nuovo partito. Altro capitolo è quello dei rapporti con Emiliano che nel 2004 conferì a Decaro il primo incarico amministrativo, cioè quello di assessore alla Mobilità di Bari, e che adesso sembra pronto a preferirgli altri candidati alla guida della Puglia. Ora, infine, Decaro è vicino a Stefano Bonaccini, grande sconfitto alle primarie del Pd: chissà se questo “amore” durerà più di quelli con Tedesco, Renzi ed Emiliano.

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