«Pronto a candidarmi io?». Sorride e prova a svicolare da una presenza ufficiale al terzo piano del primo Palazzo di giustizia. Ma poi, quando ancora la cerimonia dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario in Corte d’appello a Bari non è ancora finita, Vito Leccese lascia l’Aula Magna e si allontana sotto braccio con Michele Laforgia, il leader dell’associazione “La Giusta Causa” candidato alle prossime comunali.
«Voglio prima sentire Piero (ndr, Petruzzelli), Marco (Lacarra) e Paola (Romano) – si arrende poi – Ma soprattutto voglio parlare con Michele Laforgia». Non volta dunque le spalle a una futura discesa in campo come successore di Antonio Decaro, al cui fianco lavora da sempre come capo di gabinetto e consigliere per gli affari istituzionali. Ma Vito Leccese non è (stato) solo questo. Due volte deputato con i Verdi, consigliere comunale e assessore del capoluogo pugliese, ex presidente di Legambiente Bari ed ex consigliere regionale della Puglia. È stato capo di gabinetto dell’Università degli studi di Bari, ma anche direttore generale del Comune dal 2007 al 2014 con sindaco Michele Emiliano. Negli anni scorsi ha fondato il movimento Progetto Bari, nato come lista elettorale a sostegno di Decaro alle elezioni amministrative del 2019 ottenendo un seggio in Consiglio comunale. E che poi all’impegno politico ha unito quello sociale e culturale costituendosi anche associazione.
Oggi Leccese è il nome scelto dai dem dopo lo strappo di nove dirigenti, che nei giorni scorsi hanno annunciato il proprio sostegno a Michele Laforgia, costringendo il Partito democratico ad accelerare nella scelta del candidato sindaco in vista delle comunali dell’8 e 9 giugno.
Giovedì scorso la presidente barese Titti De Simone, insieme con altri otto dirigenti (tra cui l’ex presidente del consiglio regionale Mario Loizzo e l’ex assessore regionale, ma prima ancora comunale, Gianni Giannini), si è schierata apertamente a favore di Laforgia che nei giorni scorsi aveva ribadito di essere al servizio della coalizione, ma di non voler accettare imposizioni per quanto riguarda nomi e strategie. Dalla sua parte Laforgia ha il sostegno di buona parte della galassia progressista e una popolarità da mesi in costante aumento. Sarà per questo che Leccese tiene a interlocuzioni chiare con il Pd ma, «soprattutto – ribadisce – con Michele, al quale sono anche legato da uno storico rapporto di amicizia».