Da Bari l’appello della ministra Casellati alle opposizioni: «Sulle riforme non abbiano pregiudizi» – VIDEO

“Le riforme costituzionali, dal premierato alla separazione delle carriere” il tema di un incontro organizzato a Bari da Forza Italia

“Le riforme costituzionali, dal premierato alla separazione delle carriere”, il tema dell’incontro organizzato da Forza Italia nel Grande Albergo delle nazioni alla presenza, tra gli altri, della ministra per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il viceministro della Giustizia e commissario cittadino e metropolitano del partito, Francesco Paolo Sisto, l’europarlamentare Fulvio Martusciello e Mauro D’Attis, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia.

«Spero che le opposizioni non abbiano pregiudizi di carattere ideologico, nel senso che non vogliono far fare al centrodestra la riforma costituzionale», ha affermato la ministra Casellati a margine dell’incontro. «Mi auguro – ha aggiunto – che questo non succeda perché diversamente sembrerebbe non che noi vogliamo fare una riforma a colpi di maggioranza, ma una riforma sotto dettatura a colpi di minoranza. E questo è inaccettabile».

Quanto al tentativo di trovare un’intesa, Casellati ha spiegato che «continua l’attività di ascolto che abbiamo iniziato un anno fa per cercare di venire a un punto di accordo anche con le opposizioni. Da parte nostra c’è stata una buona volontà di arrivare, perché abbiamo abbassato la bandierina dell’elezione del capo dello Stato, che era prevista nel nostro programma di governo, proprio per cercare un punto di caduta».

Sul premierato, Casellati ha spiegato che «si tratta di una riforma che non riguarda il centrodestra, ma tutto il Paese. In 75 anni di storia repubblicana abbiamo avuto 68 governi con durata media di 14 mesi». La ministra ha aggiunto che altro caposaldo della riforma è «l’elezione diretta [del presidente del Consiglio, n.d.r.], per restituire quella sovranità popolare che è prevista dalla Costituzione. Per troppo tempo i cittadini hanno assistito a governi che non corrispondevano alla volontà popolare, c’è stato un disallineamento fra voto e forma di governo. Questo – ha chiarito – ha provocato una disaffezione verso la politica e un astensionismo galoppante che preoccupa, perché comporta un deficit di democrazia».

Casellati ha evidenziato che le audizioni sul disegno di legge costituzionale «termineremo probabilmente questa settimana, sono circa 50 audizioni e hanno coinvolto sia costituzionalisti, sia sindacalisti, sia ancora rappresentati della categorie economiche. Si tratta di un buon testo».

A chi le chiedeva un commento sulle parole dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed esponente di spicco di Forza Italia, Gianni Letta, preoccupato che il premierato riduca i poteri del presidente della Repubblica, Casellati ha risposto: «Letta ha parlato di rapporto fra poteri, per quello che riguarda in genere il premierato. Io ho chiamato questa riforma premierato all’italiana, proprio per le peculiarità che racchiude in un sistema che si adatta alle sensibilità del nostro Paese. Non tocca le prerogative del capo dello Stato, che rimangono sostanzialmente uguali. Si tratta di una polemica pretestuosa – ha chiarito Casellati – la nostra è una riforma minimalista, il che significa che tocca quattro articoli della Costituzione, a meno che qualcuno non legga una Costituzione diversa da quella che ho io. Ci sono nove articoli – ha detto – e non toccano le prerogative del capo dello Stato, che sono importanti».

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