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Conto alla rovescia in 51 Comuni pugliesi al voto: gli occhi “nazionali” puntati su Brindisi

È scattato il conto alla rovescia per le amministrative del 14 e 15 maggio in Puglia. Si vota in 51 comuni per eleggere i nuovi sindaci ed i nuovi consigli comunali con 13 centri sopra i 15 mila abitanti e 38 al di sotto. Il test elettorale più importante, quello che avrà riflessi sui dati…

È scattato il conto alla rovescia per le amministrative del 14 e 15 maggio in Puglia. Si vota in 51 comuni per eleggere i nuovi sindaci ed i nuovi consigli comunali con 13 centri sopra i 15 mila abitanti e 38 al di sotto.

Il test elettorale più importante, quello che avrà riflessi sui dati nazionali è sicuramente quello di Brindisi, l’unico capoluogo al voto. In corsa quattro candidati alla carica di sindaco, sostenuti da 14 liste. L’uscente Roberto Rossi è appoggiato da Verdi e Sinistra Italiana più la civica Brindisi Bene Comune. L’altro pezzo dei progressisti, invece, Pd e Cinque Stelle, appoggia Roberto Fusco, candidato grillino concordato con tre liste civiche al seguito. Nel centrodestra, invece, superate le polemiche sulle scelta del candidato fra il ministro Fitto e l’onorevole D’Attsis, Fratelli d’Italia contro Forza Italia, a spuntarla è stato l’ex sindaco socialista anni 90 Giuseppe Marchionna. Sarà sostenuto dal Polo compatto con Forza Italia, Fratelli D’Italia e Lega a cui si sono aggiunte le civiche Casa dei Moderati, Partito Repubblicano e Marchionna Sindaco. L’altro pezzo di centrodestra, invece, vede in campo Pasquale Luperti, sostenuto dalle liste Movimento Regione Salento e Uguaglianza cittadina.

In provincia di Bari sono nove le sfide in programma, due nei centri sotto i 15 mila abitanti, con Altamura e Monopoli i big match più attesi. Nella città della leonessa c’è stato gran fermento nella composizioni delle coalizioni con diverse sorprese, ad esempio Pd e Lega assenti dai tabelloni elettorali. Cinque i candidati che si daranno battaglia alle urne. Antonio Petronella appoggiato da una coalizione civica di moderati con otto liste civiche e la strana accoppiata Pd e Lega, ma dall’esterno. Per il centrodestra Giovanni Moramarco, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia e quattro civiche. A seguire i cinque stelle che schierano Michele Loporcaro, ancora il socialista Donato Laborante e Carlo Vulpio per Rinascimento Sgarbi. Quattro gli aspiranti sindaci di Monopoli con la clamorosa spaccatura fra Pd e Cinque Stelle. Il sindaco uscente Angelo Annese ha messo su una corazzata di centrodestra con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi Moderati più tre liste civiche. Antonio Papio correrà per il M5S con due civiche, Pietro Bresca (Civica) e Paolo Comes espressione del Partito Democratico. Su Casamassima Giuseppe Nitti, uscente, se la vedrà con Nica Ferri, sostenuta dall’alleanza giallorossa. Quattro candidati a Noci con un sovraffollamento di 22 liste in campo. Anna Martellotta (centrodestra), Fortunato Mezzapesa (sinistra), Francesco Intini (otto civiche di centrosinistra) e Paolo Conforti (Centro). A Mola di Bari cinque sindaci: Francesco Brunetti di centrodestra, Giangrazio Di Rutigliano, espressione civica, il centrosinistra che scommette sull’uscente Giuseppe Colonna, Maurizio Lattaruli (PCI) e il pentastellato Michele Daniele. Anche ad Acquaviva Pd e Cinque Stelle in ordine sparso. Il Pd su Francesca Pietroforte mentre i pentastellati con Rossella Giorgio. Nel centrodestra, invece, Michele Lenoci è sostenuto da Forza Italia e Lega, ma l’altro pezzo di centrodestra vede in campo il fittiano Franco Pistilli sospinto da sette liste civiche.

A Bisceglie, altra sfida interessante, il sindaco uscente Angelantonio Angarano, che ha battuto Sergio Silvestris alle primarie, dovrà battere la concorrenza di Francesco Spina, ex primo cittadino, Francesco Napoletano e con il decano del consiglio comunale Vittorio Fata. Nel brindisino il centrosinistra punterà a ribaltare la tradizione favorevole al centrodestra negli otto comuni in palio tutti controllati dal centrodestra fra cui Carovigno, Ostuni e Francavilla Fontana. Nelle province di Foggia, Taranto e Lecce, infine, il voto riguarderà soli i piccoli centri con partita a turno unico. In particolare 11 paesini del foggiano, quasi tutti con uscenti di centrosinistra, 13 nel leccese e sette nel tarantino, questa volta in gran parte in quota centrodestra.

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