Consiglio regionale della Puglia, l’opposizione abbandona l’aula. Emiliano: «Vicenda paradossale»

L’opposizione di centrodestra ha abbandonato l’aula del Consiglio regionale della Puglia dopo le polemiche di stamattina per il mancato rinnovo delle commissioni consiliari.

Fratelli d’Italia, a inizio seduta, ha chiesto il rinvio dei lavori. La richiesta è stata respinta dall’assemblea.

Si tratta, per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di «una vicenda paradossale». L’opposizione, ha aggiunto, ha abbandonato l’aula «perché la maggioranza non ha votato i suoi presidenti di commissione. Lo dico con lo spirito di voler ricomporre i rapporti con l’opposizione perché sono dispiaciuto che sia verificata una cosa del genere».

Emiliano ha chiarito che «le presidenze delle commissioni – ha detto Emiliano – se non vengono variate rimangono in carica, non c’è un termine ordinatorio. In teoria potremmo non provvedere mai e nessuno potrebbe lamentarsi. Nella capigruppo la maggioranza pensava di aver trovato una soluzione, ma questa soluzione non è riuscita. È evidente che noi stiamo cercando di rendere la maggioranza più larga possibile e quindi c’è un percorso politico complicato che io dovrò affrontare con le forze politiche, per capire se alcune forze possono essere raggruppate o no alla maggioranza. È un caso complesso – ha concluso Emiliano – ma che io ho il dovere di verificare. La nomina delle commissioni ha un significato simbolico forte, se la maggioranza avesse fatto le nomine senza questa verifica avrebbe costituito un ostacolo».

Quella delle commissioni, replicano i consiglieri di centrodestra in una conferenza stampa convocata “d’urgenza” è solo «la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, è “una miriade di situazioni sfuggite di mano. I pugliesi devono sapere che il Consiglio regionale è diventato un mercimonio», ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Ventola.

«Ogni volta – aggiunge Paride Mazzotta, capogruppo di Forza Italia – che c’è una elezione succede l’inverosimile. Vogliamo dire basta a questo modo di intendere la cosa pubblica. Non possiamo assistere a questo mercimonio della cosa pubblica. Ai pugliesi non interessa quanto è larga la maggioranza».

Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani, ha ricordato che ci sono «mozioni e leggi che sono impantanate da anni, leggi che vengono approvate all’unanimità ma che restano inapplicate a causa della mancanza dei regolamenti di attuazione. Ne cito una, quella sulla fondazione Tito Schipa che giace in qualche cassetto, ma c’è quella sul fermo dei ricci».

«Abbiamo un’idea diversa dei valori che sono in gioco – conclude Fabio Romito della Lega – quando si parla di democrazia e di esercizio del diritto di rappresentare i cittadini in Consiglio. Noi abbiamo estratto un cartellino giallo a questa Giunta in previsione di un appuntamento più importante che è il bilancio».

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