«Siamo gli unici che possono dire di aver vinto perché tra i comuni al di sopra di 15 mila abitanti in 3 su 5 abbiamo chiuso la partita al primo turno: Francavilla, Ostuni e Castellaneta. Il centrodestra prende solo Monopoli e Casamassima va a un sindaco civico. In più tra le città sotto i 15 mila il Pd governava 7 comuni e adesso ne conta 16. Più di un raddoppio». È un bilancio positivo quello tracciato dal segretario regionale del Pd, Domenico De Santis, a poche ore dalla chiusura delle urne per le comunali.
Cosa dicono questi risultati dell’alleanza Pd- 5Stelle?
«Noi vinciamo nei comuni dove abbiamo una coalizione larga, dal Pd ai 5Stelle, alle civiche. Abbiamo vinto nei comuni dove abbiamo fatto queste operazioni».
A Casamassima però vincono le civiche a sostegno di Nitti.
«Il sindaco è un civico uscente, lo era prima e lo è ora».
Brindisi va al ballottaggio. Il nome del centrodestra Marchionna è in testa. Valutate un’ipotesi di accordo tra il vostro candidato Fusco e la sinistra rappresentata da Rossi?
«Non parlerei adesso di apparentamenti. Da domani mattina (oggi per chi legge, ndr) però lavoreremo per unire il centrosinistra. Naturalmente per noi è importantissimo farlo a Brindisi, come lo è in tutti gli altri comuni dove si va al ballottaggio. Sentiremo la sinistra e i 5Stelle, laddove siamo stati divisi».
Sempre a Brindisi, unico capoluogo di provincia al voto, si registra il calo maggiore di affluenza. Cosa ha scoraggiato i cittadini pugliesi ad esprimere la propria preferenza?
«In Puglia il dato dell’affluenza è molto basso anche perché in questi giorni c’è stata molta pioggia. Sapevamo che rischiavamo il secondo turno proprio per questa ragione. Domenica alle 12 eravamo la regione italiana a più alta affluenza, poi è iniziato il maltempo e purtroppo siamo andati calando».
Quali aspettative ripone nel secondo turno, quando gli elettori dei comuni in bilico saranno richiamati al voto?
«È importante costruire ora l’unità in questi comuni, dopo la vittoria avuta nel primo turno dobbiamo confermarla anche al secondo. Sono molto speranzoso. Possiamo lavorarci, dobbiamo lavorarci. Queste amministrative ci dicono che laddove siamo uniti, vinciamo alla grande con candidati giovani».
