Comunali a Lecce, Poli Bortone incontra i cittadini: visita al quartiere San Lazzaro e al campo sportivo Coni

Proseguono gli incontri con i cittadini di Adriana Poli Bortone, candidata sindaco del centrodestra a Lecce.

La senatrice è stata stamattina nel quartiere San Lazzaro e ha visitato il campo sportivo Coni – Santa Rosa, raccogliendo segnalazioni e proposte.

Marciapiedi rotti, incroci pericolosi (soprattutto quello tra via Regina Elena e via Catalani) – riferisce una nota – e tante altre defaillances sono state segnalate da quanti vivono e lavorano a San Lazzaro, quartiere residenziale a due passi dal centro.

«I commercianti si lamentano tantissimo per la nuova sistemazione della piazzetta che esteticamente può anche essere carina però ha avuto e continua ad avere un impatto devastante per il commercio – dice Adriana Poli Bortone -. Sembra che in questa città, al centro come in periferia, ci sia stato un accanimento contro i commercianti da parte dell’Amministrazione. Dall’altra parte, i residenti lamentano la “strage” di alberi. Da qualche settimana, infatti, sono stati avviati gli interventi per tagliare i pini ritenuti pericolosi, praticamente la stragrande maggioranza degli alberi presenti nella zona che l’hanno caratterizzata da sempre».

Poli Bortone ricorda che «quando, venti anni fa, ero al governo della città e abbiamo dovuto procedere all’abbattimento dei pini di viale dell’Università c’erano esponenti della sinistra che si sono incatenati agli alberi, in segno di protesta. Qui non ho visto catene ma ho visto che sono stati abbattuti, senza colpo ferire, tantissimi alberi. Mi auguro almeno che i tronchi vengano tagliati in maniera adeguata, perchè nello stato in cui si vede ora, c’è il rischio di inciampare e soprattutto, spero che vengano messe a dimora nuove piante non così invasive come i pini e che vengano innaffiate, curate e potate a regola d’arte. E a questi fattori che peggiorano la qualità della vita nel quartiere si aggiunge quella che ormai è una costante che regna sovrana ovunque andiamo – conclude – la mancanza di ascolto da parte degli amministratori comunali».

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