Da giorni in tutti gli incontri, le riunioni, le telefonate, le chat “le parentele scomode di Raffaele Di Mauro” sono state l’oggetto principale di discussione tra gli esponenti di partito della coalizione di centrodestra e non solo.
Il candidato sindaco del centrodestra alle elezioni del 22 e 23 ottobre per il rinnovo del consiglio comunale di Foggia, per giorni, dopo che la notizia di affinità con la famiglia Spiritoso si è diffusa, ha opposto un silenzio granitico. Fino a quando la questione non è rimbalzata, ieri mattina, su una testata nazionale. Dopo alcune ore di attesa, in cui si era sparsa l’ipotesi di una potenziale rinuncia, impegnate, però da Di Mauro a predisporre la controffensiva insieme ai vertici regionali e nazionali del suo partito, Forza Italia, il candidato alla carica di sindaco di Foggia, città commissariata per infiltrazioni mafiose, ha replicato, ribadendo la sua volontà di essere in campo per le comunali del 22 e 23 ottobre prossimi, partendo dal lancio della sua campagna elettorale che avrà come claim “Di Mauro, È Foggia”.
«Ci tengo a precisare che le notizie diffuse sono prive di fondamento», ha sottolineato l’esponente di Forza Italia, ricordando che «non esiste parentela, né affinità tra me e il defunto Franco Spiritoso, – boss della mala locale – che aveva sposato la zia di mia moglie e che io non ho mai conosciuto, visto che è scomparso nel 2007, quando neppure ero fidanzato con la mia attuale consorte, che ho poi sposato nel 2015». Per poi ribadire la ferma volontà di non cadere «nella trappola di chi utilizza la macchina del fango per demonizzare l’avversario, impegnandomi, invece a pubblicare il nostro programma elettorale che è già in procinto di essere presentato attraverso le manifestazioni che seguiranno nei giorni a venire».
A sostegno di Di Mauro, il coordinatore regionale azzurro della Puglia, il deputato Mauro D’Attis, coinvolto nella querelle in quanto vicepresidente della bicamerale antimafia. Secondo il deputato, «Ogni forma di aggressione ai valori dello Stato ci vede fermi, rigorosi e determinati oppositori e Raffaele Di Mauro, candidato del centrodestra a sindaco di Foggia, è da sempre al nostro fianco con impegno per tenere alta la bandiera della legalità in Capitanata. Egli è indiscutibilmente una persona perbene e le insinuazioni di queste ore sono offensive e lontane da ogni linguaggio di verità. Continueremo a lavorare con Di Mauro sindaco di Foggia con ancora più decisione per accrescere la sicurezza dei cittadini, contrastando il fenomeno mafioso e facendo sentire la presenza dello Stato nel territorio».
D’Atti ha smorzato, nel pomeriggio di ieri, anche le voci di una richiesta di chiarimento da parte dei vertici nazionali a Di Mauro, che da oggi potrà iniziare la campagna elettorale.