Piano urbanistico generale, interventi per il verde pubblico e stato dell’arte in città. Sono i temi discussi ieri, con i candidati sindaco Michele Laforgia, Vito Leccese, Fabio Romito e Sabino Marco Mangano, durante un incontro organizzato dalla Consulta per l’ambiente.
La discussione è entrata nel vivo sul piano urbanistico generale, mai aggiornato dagli anni ‘70. «Occorre in primo luogo stabilire il metodo: in quale modo vogliamo riprendere l’iter del Piano Urbanistico Generale? Un Piano Urbanistico non è l’elaborazione di un tecnico e tanto meno l’elucubrazione di un sindaco, ma un atto politico. E richiede un processo democratico partecipato, in cui raccogliere le idee e il contributo delle associazioni, degli ordini professionali, dell’Accademia e dei cittadini interessati – ha spiegato Michele Laforgia – Bisogna riaprire una discussione sulla città che vogliamo costruire nei prossimi anni. Nel merito, bisogna fermare il consumo di suolo, operare per la ricucitura dei quartieri e non per una ulteriore espansione della città, invertire il rapporto tra aree verdi e cemento, puntare sulla rigenerazione urbana e sul riuso. Anche per dare una risposta al fabbisogno di abitazioni». Per Leccese, «verde, ambiente urbano, tutela dei beni culturali e valorizzazione del paesaggio saranno il punto di partenza del “Patto per il Clima”. Un cardine del nostro programma di governo, che coinvolgendo amministrazione, cittadini, imprese, scuole e università, si propone obiettivi ambiziosi come un nuovo Piano Urbanistico con un’impronta chiaramente ecologica, la piantumazione di 100mila alberi, 2 milioni di metri quadrati di terreno verde e pavimentazione drenante al posto dell’asfalto, il ripristino degli habitat e della biodiversità a partire dai corridoi ecologici e dalle lame».
Fabio Romito ha invece parlato del piano dei parcheggi interrati, accusando la sinistra di averlo attaccato indebitamente. «I parcheggi interrati e realizzati con le tecnologie più moderne in modo da renderli sostenibili, come nelle grande città europee, sono una necessità sia per ridurre l’impatto delle auto che girano per ore in cerca di un posto che per riportare clienti nei negozi di vicinato, che ogni giorno denunciano questa mancanza come una delle cause più rilevanti della chiusura di oltre un migliaio di attività». Sul documento presentato dalla Consulta sullo stato del verde Romito ha aggiunto: «Avete fatto un lavoro egregio, ma la prossima amministrazione di Bari dovrà dare ascolto alle professionalità che a titolo gratuito hanno sempre dato il loro contribuito. I dati parlano chiaro: Bari è tra le ultime città italiane per metri quadri di verde per abitante. Bisogna migliorare questo dato. Ripeto: l’ambiente non può essere un dogma ideologico, è un valore comune presente già nella Costituzione. Questa amministrazione in vent’anni non è stata in grado di approvare il Pug. La mia idea di parco non è il parco Rossani. L’attuale amministrazione è quella che ha abbattuto più alberi».