Andrà in onda stasera, al Graffio su Telenorba, il primo confronto tra i tre candidati sindaco alle elezioni comunali di Bari.
Vito Leccese, candidato di Partito democratico, Verdi e Azione, Michele Laforgia, sostenuto da Convenzione e Movimento 5 stelle, e Fabio Romito, espressione della Lega per il centrodestra unito, sono stati intervistati dal direttore di Telenorba, Enzo Magistà.
Tra i temi trattati inevitabile quello relativo alla divisione nel centrosinistra ma anche un accenno alle inchieste che hanno travolto Bari negli ultimi mesi. Ma c’è anche il futuro della città.
La spaccatura nel centrosinistra
Leccese e Laforgia hanno parlato dalla spaccatura nel centrosinistra. «Non la vivo come un dramma dal punto di vista politico», ha affermato il candidato del Pd. «Ci abbiamo provato a fare sintesi – ha ribadito – ma non ci siamo riusciti. È stato però un dibattito utile in questi mesi per il programma della città».
Laforgia, da parte sua, ha evidenziato che «io e Vito Leccese stiamo dalla stessa parte. Chi vincerà non estrometterà gli altri e se dovessimo andare al ballottaggio ci sosterremo. Ma non mi stupisce, sarebbe stato sorprendente se questo non fosse avvenuto».
Sulla situazione nel centrosinistra, il candidato sindaco di Movimento 5 stelle e Convenzione ha evidenziato che «nessuna persona sana di mente può negare che il centrosinistra ha governato per 20 anni e ha governato bene, facendo fare alla città enormi passi in avanti. Io però credo sia necessario un rinnovamento nella proposta, penso che si debba proporre anche una nuova classe dirigente».
Per Fabio Romito, la proposta del centrodestra è, invece, «nel segno della discontinuità, chiediamo alla città di voltare pagina dopo 20 anni. Io credo che si debba cambiare passo».
Le inchieste
Sulle inchieste e la bufera giudiziaria che si è scatenata su Bari negli ultimi mesi, con gli arresti per un presunto voto di scambio, Romito ha sostenuto che «non sarà il centrodestra ad avvantaggiarsi da un campo sgombro, sarà la città di Bari ad avere vantaggi dal poter esercitare il libero diritto di voto senza condizionamenti».
La città
Parlando del futuro della città, Leccese ha sottolineato che «Bari è notevolmente migliorata rispetto al passato, esercita una forte attrazione dal punto di vista turistico e degli investimenti» ma «deve recuperare il rapporto con il suo lungomare».
Sulla stessa linea anche Laforgia per il quale «la città è cambiata, è molto attrattiva non solo per turismo ma anche per gli investimenti. Ma c’è un’altra parte della città che è rimasta indietro, quella dei quartieri non centrali, per quei rioni bisogna fare di più».
Sottolineando ancora una volta il concetto della discontinuità con gli ultimi 20 anni, Romito ha detto che “salverebbe” «il rapporto, il legame che Antonio Decaro è riuscito a costruire con i cittadini, mi riconoscono con quell’approccio. La discontinuità non è la rottura, è cambiare pagina perché si è chiusa un’epoca. Andando in discontinuità rispetto a tante cose che non sono andate bene. Bari – ha concluso Romito – ha davanti un grande cammino da fare, è vero per certi aspetti Bari è cresciuta però sotto il luccichio di alcuni aspetti, Bari ha molto da fare ancora: periferie, disagio sociale, trasporti, innovazione tecnologica, sostegno a imprenditoria giovanile».