Il centrodestra barese è ad un passo dalla candidatura del magistrato Stefano Dambruoso dopo i passi indietro del consigliere regionale leghista Fabio Romito e del medico legale Francesco Introna.
Ma la coalizione sovranista non ha ancora sciolto la riserva a dispetto dei ripetuti annunci delle scorse settimane quando sembrava imminente la fumata bianca per il candidato barese dopo la scelta effettuata a Lecce sull’onorevole Adriana Poli Bortone.
Di certo le strategie hanno subito uno scossone e sono cambiate radicalmente dopo la fragorosa inchiesta sulle presunte infiltrazioni criminali con 130 arresti e valutazioni in atto da parte della Prefettura sulle sorti di Palazzo Dalfino. Da qui l’occasione di sfruttare l’opportunità per ribaltare il divario con il centrosinistra puntando su ordine e legalità attraverso un interprete che sembra fatto su misura: il magistrato pugliese Stefano Dambruoso di casa a Milano.
Dambruoso ricopre attualmente l’incarico di sostituto procuratore a Bologna. Negli ultimi giorni sembra che si siano intensificati ammiccamenti e contatti telefonici fra Dambruoso ed i vertici del centrodestra pugliese, dal coordinatore di Forza Italia Marcello Gemmato al vice ministro per la giustizia Francesco Paolo Sisto, ai parlamentari leghisti Davide Bellomo e Roberto Marti.
Il giudice s’è anche incontrato per caso (?) in centro con il senatore meloniano Filippo Melchiorre e da quanto filtra sembra che sia ben disposto, stavolta, a scendere in campo. Un “sì” legato innanzitutto all’unità incondizionata della coalizione, ma anche ad altre valutazioni. Ad esempio la candidatura sarebbe automatica laddove il centrosinistra dovesse spaccarsi in due tronconi, da una parte il penalista Michele Laforgia, dall’altra il candidato Pd Vito Leccese.
Diverso, invece, è il caso in cui Vito Leccese dovesse vincere le primarie ed essere lui il candidato unitario dei progressisti. Dambruoso e Leccese, infatti, da ragazzi erano amici per la pelle, inseparabili. Un amicizia “forte”, insomma, che la politica potrebbe mettere in discussione considerando le spigolosità annunciate della prossima campagna elettorale. Da qui i dubbi e l’ipotesi di un passo indietro anche se, è certo, i partiti alleati ed i vertici nazionali del centrodestra sono pronti ad un pressing asfissiante nei prossimi giorni per arrivare a convincere Dambruoso.