«Non faccio passi indietro. Sono disposto a fare passi in avanti, anzi ne ho già fatti e ne devo fare ancora altri. Ma c’è una differenza fondamentale fra noi e il centrodestra: il centrosinistra comunque discute, in modo trasparente, non è in stallo. Adesso si riunirà di nuovo la coalizione. Il centrodestra invece sta da mesi intorno a un tavolo che pare più una seduta spiritica che un luogo di discussione». Lo ha detto Michele Laforgia, candidato sindaco indicato dalla Convenzione per Bari 2024 che riunisce una serie di partiti e movimenti del centrosinistra, intervistato al TgNorba dal direttore Enzo Magistà.
Il Partito democratico ha indicato Vito Leccese come candidato sindaco della coalizione e i due si sono incontrati per fare il punto in vista del tavolo che si terrà venerdì prossimo. A proposito della decisione del Pd, Laforgia ha affermato: «Io non so se c’è un muro contro la mia candidatura, mi auguro che non ci sia e se ci fosse dovrebbero spiegarne anche le ragioni».
Il penalista barese chiede che queste ragioni vengano discusse alla riunione delle forze politiche, dei movimenti, delle associazioni che compongono la coalizione di centrosinistra e che si definisca il «profilo dei candidati e di come arrivare a una sintesi. Credo che l’intento di tutti – ha affermato -, certamente il mio, è quello di trovare una soluzione unitaria, possibile solo attraverso la discussione, il confronto e non certamente attraverso i muri. I muri non servono a trovare soluzioni, sono il problema».
Per quanto riguarda le primarie, Laforgia ha ribadito la sua opinione: «Io penso, e l’ho detto più volte, che le primarie non sono la soluzione più adatta per la ricerca dei candidati. Per la verità non l’ho detto soltanto io, l’hanno detto in tanti. Poi si finisce per semplificare sempre il problema, come se fosse un’opinione personale. Il rischio di inquinamento del voto riguarda tutti, e non vale solo per Bari». Nel caso in cui non si troverà una soluzione «se le forze politiche non indicheranno un candidato unitario, inevitabilmente bisognerà trovare un modo diverso per consultare la base elettorale, in tempi brevi. Come è noto, la soluzione non è soltanto il voto nei gazebo, ci sono molti altri strumenti. Deciderà la coalizione».
Telenorba ha commissionato un sondaggio sulle prossime elezioni amministrative baresi che vede Michele Laforgia in vantaggio su Vito Leccese nel ballottaggio con l’ipotetico candidato sindaco del centrodestra. «Io penso che il segretario regionale del Pd, Domenico De Santis, dovrebbe dare una risposta su questo punto. La coalizione potrebbe essere più unita e più forte di quello che appare se non ci fosse questa opposizione, non del Partito democratico, ma di una parte del Partito democratico», ha detto Laforgia. «Abbiamo atteso per mesi un candidato espresso dal Pd. Adesso che esiste un candidato unitario, Vito Leccese, si può finalmente avviare il confronto, ma il ritardo non può certo essere addebitato a me o a noi», ha proseguito l’avvocato ricordando «che io non mi sono autocandidato, mi hanno candidato forze politiche, movimenti e associazioni, da mesi. Io ho detto poi sempre di essere al servizio della Convenzione e della coalizione. Sarà la coalizione a decidere chi dovrà rappresentare il centrosinistra alle elezioni».
Sulla posizione poi del Movimento 5 Stelle, Laforgia ha sottolineato come «nella vicenda barese ci sia un pezzo non piccolo di una grande questione nazionale. Se L’opposizione al governo della destra fosse unita – ha spiegato Laforgia – oggi il governo sarebbe già ampiamente in minoranza. E Bari ha l’occasione, non è la prima volta nella nostra storia, di essere in questo un laboratorio, di riuscire a mettere insieme tutte le forze di opposizione e a individuare un’alternativa alla destra».
Sul Decaro-ter infine, Laforgia ha espresso la sua opinione. «Penso che tutti gli incarichi pubblici, soprattutto incarichi pubblici di responsabilità come quello di sindaco, debbano essere a tempo. Sono un servizio, non sono una professione. Io per primo, se mai dovessi fare il sindaco, certamente non lo vorrei fare a vita. Del resto mi sembra che Antonio Decaro sia già proiettato verso la candidatura alle europee. E comunque bisognerebbe interpellare le forze politiche. Il confronto fra i candidati non è un confronto personale, muscolare. Contano le forze politiche, la partecipazione e l’orientamento degli elettori, le idee».