Comunali a Bari, Laforgia: «No a primarie tradizionali». Leccese: «Trovare soluzioni opportune»

Si dicono “preoccupati” per quanto accaduto a Bari negli ultimi giorni ma tirano dritto, pur con punti di vista differenti, su una consultazione per il candidato sindaco del centrosinistra per le prossime elezioni comunali.

Nel corso del Graffio, il programma condotto dal direttore del TgNorba Enzo Magistà che andrà in onda stasera dalle 21:15 su Telenorba, c’è stato il primo confronto televisivo tra Michele Laforgia e Vito Leccese, il primo candidato dalla Convenzione per Bari 2024 che riunisce partiti e movimenti del centrosinistra, il secondo dal Partito democratico.

«Io non sono preoccupato, sono preoccupatissimo» dopo gli arresti ma «non da lunedì, da tempo», ha detto Laforgia. «Non è vero che a Bari ci siamo accorti lunedì scorso del problema di inquinamento del voto – ha aggiunto -, perché ci sono fatti del passato che ci dicono che anche le primarie hanno un problema identico, non solo le elezioni. Però, c’è una differenza: le primarie non sono regolate dalla legge, sono elezioni fai da te. A novembre io dissi che le primarie non erano uno strumento idoneo e non si dovevano fare perché erano a rischio. Io non ho detto mai che voglio fare le primarie, quelle tradizionali. Ho detto che dobbiamo farle con regole diverse, prendendo una serie di accorgimenti. Io non voglio fare le primarie, sono disponibile a fare una consultazione».

Laforgia ha evidenziato che «se si vota si deve votare con regole diverse rispetto a quelle che sono state utilizzate nel passato. E chi, invece, dice ancora che le regole devono essere sempre le stesse non si è reso conto di quello che è successo lunedì e di quello che è già successo negli anni passati».

Alla domanda su quale giorno preferirebbe per celebrare le primarie del centrosinistra ha risposto «il 24 marzo».

Laforgia ha posto anche il problema su dove celebrare le primarie, proponendo un solo seggio con voto elettronico.

«Sono molto preoccupato come cittadino prima che come politico» per gli arresti a Bari ma adesso «bisogna individuare il sistema migliore per fare le primarie» perché «non ci possiamo chiudere o isolarci perché la criminalità organizzata potrebbe condizionare il voto», ha detto anche Vito Leccese.

«Sta alla responsabilità dei due candidati – ha proseguito – trovare le soluzioni opportune. Con grande senso di responsabilità i due candidati oggi hanno iniziato a confrontarsi sul metodo da usare». Entrando nel merito dei meccanismi da adottare alle primarie ha aggiunto: «Abbiamo accettato di introdurre il voto elettronico, abbandonando la scheda cartacea. La discussione ora è sulla territorialità della partecipazione. Pensare di fare un seggio unico in cui arrivano 20mila persone può creare dei problemi, dei disagi, può creare anche quel problema legato al voto organizzato. Tradizionalmente, alle primarie del Pd venivano allestiti minino nove seggi, ovviamente su questo ci dobbiamo intendere».

Sulla data nella quale celebrare le primarie, invece, Leccese ha concluso: «Prima si fanno meglio è».

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