«Non ci sono più le condizioni per fare queste primarie. Noi chiederemo di sospenderle». Lo ha detto Michele Laforgia – candidato sindaco alle Comunali di Bari sostenuto dal Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana, Azione e altri partiti e movimento del centrosinistra – a margine del comizio in piazza Prefettura a cui partecipano il leader del M5S, Giuseppe Conte, e il presidente di SI, Nichi Vendola.
«Le primarie a Bari non si possono fare, non ci sono le condizioni per farle», ha ribadito Laforgia, confermando quanto annunciato poco prima da Conte.
«Non abbiamo deciso niente di diverso da quello che è evidente a tutti», ha aggiunto, annunciando che la sospensione delle primarie sarà chiesta «anche pubblicamente all’altro candidato Leccese. Spero che questa soluzione sia condivisa e che riusciremo a trovare una soluzione per tenere unita la coalizione».
Laforgia ha ribadito che «io sono candidato, non so quello che farà il Pd di certo stasera sono più candidato di ieri. Spero che nei prossimi giorni si possa trovare l’unità di tutta la coalizione, come noi tentiamo di fare da un anno – ha detto ancora -. Come ho detto più volte io in questo periodo ho fatto molti passi in avanti, sono disponibile a fare altri passi in avanti. Oggi non ci sono le condizioni per fare un passo indietro, quello che è accaduto ci spinge a fare molti più passi in avanti».
Quello che è accaduto oggi, ha detto Laforgia, «è quello che noi temevamo potesse accadere. Le indagini non sono invenzioni, non scoprono quello che nessuno sa. Parliamo di un malaffare più volte denunciato, un malaffare del quale il centrosinistra e i candidati sono vittima ma noi dobbiamo liberarci di questo problema. È arrivato il momento di liberarci».
Vendola: «L’unità del centrosinistra si costruisce su unità e coraggio»
«Io lavoro fino all’ultimo istante perché non ci sia questa ipotesi di andare divisi». Ha detto il presidente di Sinistra Italiana, Nichi Vendola, prima di salire sul palco.
Ai giornalisti che gli chiedevano cosa direbbe al presidente della Regione, Michele Emiliano, Vendola ha risposto che «tutti dobbiamo fare questa opera di pulizia. Bisogna lottare per cercare di vincere senza avere paura di perdere perché la cosa peggiore non è perdere le elezioni, ma perdere l’anima. Noi – ha precisato – abbiamo il dovere di dare questa anima al centrosinistra, una speranza di cambiamento, emancipazione e libertà dalla forza di intimidazione dei clan».
L’ex governatore pugliese ha evidenziato che «l’unità del centrosinistra si costruisce sulla legalità e sul coraggio di rilanciare la sfida. Bisogna rigenerare la Primavera, bisogna avere il coraggio di vedere le cose sbagliare, gli errori che sono stati commessi, bisogna dire la verità e rilanciare. La coalizione del centrosinistra – ha aggiunto – è quella che ha trasformato la Puglia e Bari e non è giusto che lo stigma della mafiosità possa annullare il cambiamento straordinario che per vent’anni il centrosinistra ha costruito in questa città. Quello che ha lambito la nostra coalizione – ha detto – è un problema che dobbiamo affrontare con coraggio e con spirito di verità».