«Sì, nella nostra lista ci saranno anche amici leghisti. L’autonomia differenziata non ci crea imbarazzo. Le dichiarazioni del generale Vannacci? Non sono quelle riportate da certa stampa». Non ha esitazioni Vincenzo De Martino, coordinatore barese dell’Udc, nell’illustrare la strategia del partito in vista delle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno prossimi.
È vero che avete spalancato le porte a esponenti della Lega?
«Sì, tra i 36 candidati al Consiglio comunale ci saranno alcuni amici vicini alla Lega».
Perché offrite “ospitalità politica” ai fedelissimi di Salvini?
«L’Udc e la Lega hanno siglato un patto, a livello nazionale, in vista delle elezioni europee. Ovviamente questa intesa, frutto di un’interlocuzione tra i responsabili nazionali dei due partiti, porterà a una collaborazione anche sui territori, dunque a livello locale».
Ecco, appunto, i territori: non vi imbarazza il fatto di fare corsa comune con i sostenitori dell’autonomia differenziata che, secondo molti addetti ai lavori, penalizzerà il Mezzogiorno?
«Nessun imbarazzo. Quando si sta insieme è naturale condividere certe cose e non condividerne altre».
Quindi l’autonomia differenziata la condividete oppure no?
«Condividiamo l’autonomia differenziata. Il ddl Calderoli non è quello spiegato da certa stampa, ma un progetto destinato a rafforzare gli enti locali garantendo loro più competenze e più risorse. Non è affatto vero che l’autonomia differenziata spaccherà l’Italia, come sostiene la sinistra. Anzi, rafforzerà le Regioni, incluse quelle del Mezzogiorno».
Ma almeno un po’ di imbarazzo per le dichiarazioni del generale Vannacci, che la Lega ha deciso di candidare alle prossime europee, lo avete provato? Un partito di ispirazione cattolica come il vostro non può essere d’accordo con chi invoca classi separate per gli studenti disabili…
«Vannacci non ha mai detto quelle cose sui disabili. Anzi, ha detto esattamente l’opposto e a “Quarta Repubblica” l’ha spiegato in maniera inequivocabile: ai disabili va assicurato un supporto specifico, cioè attenzioni, cure e insegnanti, ma anche strutture dedicate. Altro che classi separate, delle quali Vannacci non ha mai parlato: secondo il generale, i disabili meritano un supporto “extra”».
A parte i leghisti, chi ci sarà nella lista dell’Udc?
«Ci saranno innanzitutto i consiglieri comunali, cioè Pino Neviera e Pino Di Giorgio, e i consiglieri municipali uscenti. Per il resto, la lista sarà composta da tanta società civile, quindi da imprenditori, professionisti, altri lavoratori. Sarà un mix di esperienza e volti nuovi».
Quindi quale obiettivo si prefigge l’Udc barese alle prossime comunali?
«Puntiamo a dare voce al maggior numero possibile di cittadini. E, soprattutto, a rappresentare le istituzioni in maniera diversa da quanto accaduto finora. L’obiettivo finale, comunque, è e resta quello di rendere Bari una città più europea».
Puntate al ballottaggio o addirittura a vincere al primo turno?
«Il ballottaggio è la prospettiva più concreta. Quindi puntiamo ad arrivare al secondo turno che è una partita diversa rispetto al primo. E questa partita, noi dell’Udc al pari dei nostri alleati del centrodestra, siamo convinti di poterla vincere».