Comunali a Bari, i civici scrivono a Conte, Schlein e Vendola: «Inducano Laforgia e Leccese a trovare un accordo»

Indurre Michele Laforgia e Vito Leccese, i due candidati del centrosinistra alle elezioni comunali di Bari, a «trovare tra loro un accordo». È l’appello che i coordinatori regionali di Con, Michele Boccardi, Senso civico, Alfonso Pisicchio, Popolari, Gianni Stea, e Sud al centro, Lucio Smaldone.

L’appello è rivolto ad Antonio Decaro, Michele Emiliano, Nichi Vendola, Giuseppe Conte, Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli ed Enzo Maraio.

La coalizione è bloccata sui due nomi, quello di Laforgia sostenuto dal M5s e partiti e movimenti di Sinistra che si riconoscono nella Convenzione, e Leccese scelto dal Pd.

«Qualora – aggiungono – questo tentativo non dovesse avere esito positivo, non resta che celebrare consultazioni primarie controllate e trasparenti che consentano ai sostenitori dei due candidati di scegliere il nuovo sindaco di Bari. Perché si tratta di scegliere il sindaco e non solo il candidato perché uniti siamo nelle condizioni di stravincere alle elezioni dell’8 e 9 giugno, assicurando il nostro obiettivo politico di dare continuità all’amministrazione di Antonio Decaro».

I civici ricordano che «il tavolo politico di venerdì scorso avrebbe dovuto trovare, negli auspici di tutti, una sintesi tra le due candidature attualmente in campo di Vito Leccese e Michele Laforgia. La coalizione è bloccata dalla mancanza di volontà dei loro sostenitori di convergere su un’unica candidatura e anche dal veto imposto dal M5s all’utilizzo del metodo delle primarie».

Secondo i quattro movimenti politici «si tratta di rigidità incomprensibili che nascondono egoismi di partito e dimostrano scarso interesse per la continuità del buon governo della città di Bari, che dura da due decenni e che appare ancora oggi graditissimo da tutti i baresi. Noi – aggiungono – che rappresentiamo direttamente i cittadini senza tatticismi e senza la mediazione delle complesse relazioni nazionali tra i partiti progressisti, rifiutiamo questa evidente pratica di egoismo politico. A tal proposito, abbiamo l’obbligo di chiarire che non accettiamo fughe in avanti da parte di nessuno».

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