Altro che «coalizione granitica» come Michele Picaro, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, si era affrettato a dichiarare qualche giorno fa, quando la candidatura del leghista Fabio Romito a sindaco di Bari sembrava ormai cosa fatta. I mal di pancia per la scelta dell’aspirante primo cittadino diventano sempre più forti nel centrodestra e, in particolare, nel partito della premier Giorgia Meloni. Tanto che ieri la segretaria Antonella Lella ha dovuto ricordare ai suoi che «gli avversari sono a sinistra».
Lella ha di fatto ufficializzato la candidatura di Romito con un messaggio inviato nella chat di cui fanno parte circa 150 militanti e dirigenti di Fratelli d’Italia. «I dirigenti mi hanno annunciato, proprio per anticiparlo a tutti noi, che il candidato sindaco di centrodestra dovrebbe essere Fabio Romito», ha scritto Lella nel gruppo WhatsApp al quale diversi partecipanti hanno recentemente detto addio, dopo che gli amministratori hanno imposto la “censura” negando la possibilità di rispondere ai messaggi. Una mossa, quest’ultima, che conferma quanto in Fratelli d’Italia le acque siano agitate anche e soprattutto per la scelta di un candidato sindaco leghista. Non a caso Lella, nello stesso messaggio con cui ha annunciato la candidatura di Romito a sindaco, ha ammonito: «È importante restare uniti e granitici intorno al candidato di tutto il centrodestra unito che sosterremo convintamente, ricordando sempre che i nostri avversari sono a sinistra e che la città di Bari merita un cambiamento significativo».
Insomma, il tentativo di Lella altro non è che quello di serrare i ranghi di un partito che, sebbene a livello nazionale esprima addirittura la presidente del Consiglio, a Bari non è stato in grado di individuare un candidato sindaco, preferendo cedere il relativo onore e onere ai compagni di coalizione della Lega. Né il senatore Filippo Melchiorre né il consigliere regionale Michele Picaro, infatti, hanno voluto affrontare una sfida impegnativa come quella di (tentare di) strappare Bari al centrosinistra dopo vent’anni. E così, anche alla luce dell’indisponibilità del senatore berlusconiano Francesco Paolo Sisto, la scelta è ricaduta su Romito, esponente locale di quella Lega che nel Parlamento nazionale spinge per l’autonomia differenziata. Chissà come la prenderanno i baresi, chiamati alle urne l’8 e il 9 giugno.