Le primarie sono la scelta più opportuna per decidere chi sarà il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle elezioni comunali che si svolgeranno a Bari nella prossima primavera.
Ad affermarlo è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Io sono innamorato delle primarie, perché le primarie ci hanno portato ad avere candidature che non sarebbero mai passate nelle scelte di palazzo», ha detto il governatore pugliese dialogando con i giornalisti a margine della conferenza stampa per presentare gli investimenti della Regione per la realizzazione di opere pubbliche, per la messa in sicurezza del territorio e per l’acquisto di scuolabus elettrici nei Comuni.
Emiliano ha sottolineato che «continuo a pensare che le primarie siano una scelta opportuna. Ovviamente compatibilmente con la situazione locale».
Alla domanda se da Roma fosse arrivata l’indicazione a scegliere solo un nome tra i papabili, Emiliano ha replicato: «Non c’è una indicazione da Roma ci dicono solo di vincere le primarie. Loro ci chiedono di vincere, cosa che noi solitamente riusciamo a fare».
Nei giorni scorsi lo stesso concetto era stato espresso dal Partito democratico della Puglia dopo che il Movimento 5 stelle aveva ribadito la propria contrarietà alle primarie. «Adesso che ci incontreremo e chiariremo questo punto con il M5s, l’alleanza è basata sulla lealtà e la correttezza», ha spiegato Emiliano. «Noi siamo stati correttissimi sia a Brindisi che a Foggia, quindi chiediamo la stessa correttezza», ha detto.
«A Bari – ha aggiunto – che il Pd rivendichi la candidatura del sindaco mi sembra proprio il minimo, Bari è una città governata da sindaci del Pd da 20 anni, abbiamo governato bene e mi sembra giusto che il sindaco prossimo sia scelto dal Pd. E il Pd ha un suo modo di scegliere i candidati. Dopodiché è ovvio che sentiremo tutti quanti. Il Pd – ha ricordato ancora – ha accettato che a Foggia il candidato sindaco fosse indicato dal M5s, a Brindisi la stessa cosa, non è andata bene ma nessuno ha detto una parola. La lealtà del Pd rispetto ai suoi alleati è massima. Vorremmo tutti quanti essere rispettati, io credo che se il Pd rivendichi la scelta del candidato a Bari sia proprio il minimo sindacale, abdicare sarebbe una debacle. Non mi pare una cosa possibile».