Elisabetta Vaccarella è entrata nuovamente in consiglio comunale di Bari risultando la candidata più suffragata del Partito democratico, con 3931 preferenze. In questa tornata elettorale, l’avvocata civilista ha incrementato notevolmente il suo risultato.
Ha ricevuto il numero di voti più alto all’interno della lista del Partito democratico, se lo aspettava?
«Non mi piacciono le etichette, sono solo la più suffragata del Pd. Sicuramente l’alto numero di voti è un patrimonio importante, frutto di impegno e della mia capacità di ascolto e di provare a dare sempre una risposta a tutti, anche negativa quando è stato necessario e ci sono state criticità che non è stato possibile risolvere. Gli elettori hanno apprezzato il mio lavoro e li ringrazio».
Come si aspetta questa nuova esperienza in consiglio?
«Saranno cinque anni molto impegnativi. Abbiamo tanti progetti da portare a termine e molti altri ci aspettano da avviare. Il riferimento non è solo alle opere finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma anche a tutte le altre idee che l’amministrazione ha messo in campo, anche durante la campagna elettorale, e che è pronta a realizzare».
È iniziato il toto Giunta e il suo è uno dei nomi emerso tanto per il ruolo di vicesindaca che come assessora. Ne ha già parlato con Vito Leccese?
«Per il momento non ne abbiamo parlato. Vito deve essere ancora proclamato e io faccio parte di un partito a cui spetteranno tutte le valutazioni e i confronti insieme al nuovo sindaco. È ovvio che se il sindaco riterrà di assegnarmi una delega sono a sua completa disposizione. Sono innanzitutto una consigliera comunale e il mio compito primario è quello di mettermi a disposizione della città. Ho scelto io di candidarmi e vivo il ruolo con molta responsabilità».
Come crede invece che sarà il rapporto con Laforgia e gli eletti nelle sue liste?
«Credo che Laforgia e tutti i candidati espressi dalle sue liste saranno una parte importante della squadra. Lo spero vivamente per la città e per la comunanza di intenti emersa sul programma e le idee di sviluppo della città».