Ha collaborato Umberto Sperti
Si è concluso con un nulla di fatto il tanto atteso vertice romano del centrodestra, che avrebbe dovuto sciogliere il nodo dei candidati sindaci a Bari e Lecce. Mancavano esponenti pugliesi e salentini intorno al tavolo e quindi non si sono potute fare scelte definitive.
Questo trapela dai palazzi romani. Da quelli leccesi, invece, in primis da Palazzo Carafa dove ieri si è svolto il Consiglio comunale praticamente in concomitanza con il tavolo romano, trapela ben altro. Durante l’incontro nazionale, il nome di Paolo Pagliaro sponsorizzato da Noi Moderati avrebbe avuto il consenso di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, mentre la Lega è rimasta ferma su Ugo Lisi. Da qui, la necessità di riaggiornarsi nei prossimi giorni. Sembrerebbe fuori dai giochi Adriana Poli Bortone, ma il condizionale è d’obbligo in una vicenda che resta assolutamente incerta. Non è un mistero che Noi Moderati appoggi Pagliaro, questo si sapeva già dall’11 novembre, giorno in cui il centrodestra salentino si era riunito nell’hotel Tiziano di Lecce.
La novità clamorosa sarebbe rappresentata dall’appoggio degli altri due partiti della coalizione a Pagliaro che farebbe pendere l’ago della bilancia dalla parte del consigliere regionale presidente del Movimento Regione Salento. Nulla di ufficiale, anzi, da Roma smentiscono questa versione dei fatti che ieri a Lecce circolava forte. Tutto, quindi, ufficialmente sarebbe rimasto immutato. Ugo Lisi, Paolo Pagliaro e Adriana Poli Bortone sarebbero tutti in piena corsa. Certo, non è un mistero che la Lega preferisca Lisi, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia non hanno mai espresso alcuna preclusione nei confronti dei tre possibili candidati.
Nessuna novità nemmeno sul fronte del candidato barese. Al vaglio dei palazzi romani ci sarebbero i nomi di due noti professionisti del capoluogo pugliese, l’anatomopatologo Francesco Introna e il magistrato Stefano Dambruoso, sostenuti da Forza Italia.
Il più quotato è però il consigliere regionale della Lega Fabio Romito, che ieri, in un video diffuso attraverso i social, ha attaccato l’amministrazione uscente e la «gestione dinastica» della città di Bari, mostrando tutto il physique du rôle del candidato sindaco. In realtà, nel capoluogo regionale la coalizione resta a guardare l’evolversi delle vicende nel centrosinistra, che rischia di arrivare spaccato alla competizione elettorale.
In quel caso, con le accresciute possibilità di vittoria e con una rilevante parte di civici dell’attuale maggioranza pronta a spostarsi a destra, la premier Giorgia Meloni potrebbe decidere di puntare su uno dei suoi, magari un cavallo di razza come il senatore Filippo Melchiorre. Per ora, però, tutto è rimandato all’ incontro che dovrebbe tenersi la prossima settimana.