In caso di ballottaggio, il centrosinistra barese sarà unito nel sostenere uno dei due candidati del fronte progressista: Vito Leccese, in corsa per il Pd, o Michele Laforgia, sostenuto da Movimento 5 stelle e Sinistra italiana.
Ad affermarlo è Antonio Decaro durante un incontro sulle prossime elezione europee che si è tenuto stamattina nel elettorale al comitato di Leccese e a cui ha partecipato anche la giornalista Lucia Annunziata, anche lei in corsa per un seggio in Europa per il Pd, come il sindaco di Bari.
Nel capoluogo pugliese, ha detto Decaro, il centrosinistra «completerà questa campagna elettorale sui temi, sui valori, sui programmi per la città, una città che è cresciuta e che vuole continuare a crescere. E poi chi andrà al ballottaggio» tra i due candidati, «sosterrà l’altro, c’è un accordo che è stato fatto diversi giorni fa. Io ho sempre auspicato una candidatura unitaria, non è andata così, vuol dire che le primarie le facciamo al primo turno. Sono convinto che alla fine andrà bene».
Le europee
Per quanto riguarda le elezioni europee, poi, Decaro ha sottolineato che «al Sud sentiamo un’aria positiva, stiamo attraversando il Mezzogiorno che è molto lungo e sentiamo aria positiva per il Pd. Stiamo cercando di spiegare – ha aggiunto – che votare per una Europa unita, per quelli che sono gli ideali dell’accoglienza, della fratellanza significa votare per i progressisti perché gli altri dicono più Italia e meno Europa, che uno si chiede cosa si candidano a fare in Europa se poi sono nazionalisti. Se fossimo stati tutti nazionalisti non avremmo avuto le risorse del Pnrr. Non avremmo avuto 750 miliardi dopo il Covid, di quelle risorse 220 miliardi sono andati al nostro Paese e quelle risorse ci aiutano, soprattutto al Sud».
E sul Pnrr, è intervenuto anche Vito Leccese: «Mai come in questa campagna elettorale – ha detto – noi dobbiamo far capire che l’Europa non è un’istituzione lontana. L’Europa siamo noi e la dobbiamo difendere. Dobbiamo difendere questa grande comunità di valori ed ideali che fu progettata con il Manifesto di Ventotene nel 1950 da Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, quella che fu promossa da Shuman e Adenauer. Non c’è futuro senza l’Europa. I populisti e i sovranisti stanno cercando di smantellarla».
Il candidato sindaco del Pd a Bari ha ricordato che «il vincolo di solidarietà che abbiamo riscontrato con grande affetto quando è stata riconosciuta all’Italia la possibilità di guardare al proprio futuro oltre il periodo drammatico del Covid si chiama Piano nazionale di ripresa e resilienza. Grazie a quel piano sono arrivati a Bari oltre 700 milioni di euro che consentiranno nei prossimi due anni di cambiare il volto della città migliorando la vita dei cittadini. Sono certo – ha detto ancora – che Lucia Annunziata e Antonio Decaro, che è un talento nella rappresentanza degli interessi della propria comunità, potranno fare tantissimo».
Autonomia differenziata, Decaro: «Rischia di spaccare il Paese»
Sull’autonomia differenziata, Decaro ha ribadito che «rischia di spaccare il Paese, già oggi non abbiamo gli stessi diritti, le stesse risorse. Rischiamo di aprire gli asili nido e le case della salute grazie al Pnrr ma poi non avremo le risorse per tenerle aperte e saremo costretti a chiuderle».
Annunziata: «C’è richiesta di più Europa»
Durante l’incontro, Lucia Annunziata ha raccontato di aver «girato il Sud tantissimo» e di aver «trovato un Mezzogiorno molto ma molto più resiliente di quanto appaia dalle descrizioni. Un Sud che sicuramente si sente sotto attacco, ma quello che è interessante è che c’è una richiesta di più Europa, cioè cosa può fare l’Europa per il Sud. Ho ascoltato molti discorsi sulla guerra, giustamente perché il Sud con la militarizzazione del Mediterraneo rischia di essere molto presto in prima linea. E poi il tema dell’agricoltura. Il Sud mi sembra abbia una fortissima centralità in questa campagna elettorale», ha concluso.