L’ex giudice Nicola Colaianni, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, apre a una sua possibile candidatura a sindaco per il centrosinistra a Bari a patto che l’invito venga «da tutte le forze politiche. Anche perché – afferma – in questa fase politica credo sia doveroso dare una mano, mettendo a disposizione le proprie competenze».
La proposta, prosegue Colaianni, «mi è stata fatta da Vendola, che si era impegnato a trovare un terzo nome e aveva avuto mandato in questo senso da Laforgia e da Leccese. Mi ha chiamato a sera inoltrata, ho chiesto tempo per riflettere. Mi ha chiesto se poteva fare dei sondaggi, tra le forze politiche».
La risposta «la valuterò nelle prossime ore e aspetto le riunioni in corso. Quando la posizione dei partiti e delle associazioni diventerà ufficiale darò la mia risposta. Attendo le decisioni, ma ripeto: se ci fossero le condizioni sarei orientato ad accettare. Laforgia sta parlando con la sua aggregazione di forze e lunedì si riunirà il Pd», ha aggiunto.
A Bari, evidenzia ancora Colaianni, «l’amministrazione comunale non è mai apparsa condizionata, non c’è nessuna indagine su delibere e appalti. Da ciò che emerge non ci sono questioni che attengono direttamente il Comune. Credo che questo vada messo in evidenza».
Dunque «a livello di amministrazione la realtà è sana. Il Comune non mi sembra toccato, poi per quanto riguarda la municipalizzata Amtab occorre indagare per valutare cosa è accaduto».
Mentre in Puglia «leggendo le cronache baresi, emergono fenomeni di arrivismo personale, di lobbismo abbastanza stracciarolo. E un voto viene venduto per una bombola di gas. Per quanto riguarda la Regione, è preoccupante che persone chiacchierate possano poi occupare posti di responsabilità», ha concluso.