Accordo raggiunto per il rinnovo di metà mandato delle otto commissioni del consiglio regionale pugliese scadute oltre sette mesi fa.
Il via libera è arrivato ieri nella conferenza dei capigruppo presieduta dalla presidente del consiglio Loredana Capone. La novità più importante riguarda il gruppo di Azione che è stato collocato fra le minoranze. Tramonta per ora l’ipotesi di un rientro del partito di Calenda nel centrosinistra regionale così come da indiscrezioni circolate nelle ultime settimane.
Non a caso è caduto nel vuoto l’appello del capogruppo dei calendiani, il consigliere Mennea, che aveva posto la riconferma della presidenza della prima commissione come condizione per il rientro dei tre consiglieri dissidenti.
Alla fine la conferenza dei capigruppo ha distribuito i posti nelle otto commissioni considerando Amati, Mennea e Clemente, i tre consiglieri di Azione come esponenti delle opposizioni. A conferma dell’esclusione di Amati e dei rapporti di forza che emergono nella prima commissione bilancio, la più importante per l’approvazione delle leggi finanziarie, dove il governo regionale potrà contare su sette voti su tredici: quattro Pd, due Con, uno ai Cinque stelle mentre l’opposizione su sei scranni considerando i due di Fratelli d’Italia ed uno a testa per Azione, Forza Italia e Lega. In base alla griglia finale degli organismi consiliari permanenti il Pd farà la parte del leone potendo contare nelle commissioni su 28 presenze su 97 postazioni totali, 11 per Fratelli d’Italia, nove per Con e Cinque Stelle, otto per Lega, Forza Italia e Gruppo Misto, sei per Azione e Per la Puglia, quattro per la Puglia Domani.
La maggioranza avrà i numeri a suo favore in sei commissioni su otto, ad eccezione della Settima, affari istituzionali, che essendo un organo di garanzia vedrà per statuto la prevalenza delle minoranze. Mentre nella commissione speciale contro la criminalità organizzata è previsto il pareggio, cinque a cinque. Adesso si passerà alla votazione dei presidenti che avverrà nella seduta d’insediamento delle nuove commissioni fissata per il 16 novembre.
In quella circostanza maggioranza ed opposizione devono trovare la quadra per eleggere i propri rappresentanti tenendo conto delle sorprese legate allo scrutinio segreto. Dopodiché si passerà a votare l’ufficio di presidenza di ogni commissione formato da due vicepresidenti ed un segretario. In base all’ultima bozza di accordo il presidente Fabiano Amati dalla bilancio cederà il posto alla consigliera Pd area Schlein Lucia Parchitelli, mentre in seconda commissione al posto dell’attuale presidente, Antonio Tutolo, peraltro uscito di scena dalla stessa commissione che presiedeva, sarà indicato il consigliere regionale di Con Antonio Leoci. Il rientro di Azione, dunque, è rinviato ad un futuro accordo a livello regionale che sarà condizionato dalle trattative in corso a livello romano fra la segretaria Pd Elly Schlein ed il leader di Azione Carlo Calenda. Se arriverà l’intesa alla regione Puglia Azione potrebbe essere coinvolto direttamente nella giunta regionale con un assessorato che secondo i rumors andrebbe al capogruppo Ruggero Mennea.