Commissione ispettiva a Bari, Meloni: «Nessuna forzatura, era un atto doveroso»

«Penso che sia stato doveroso da parte del ministro Piantedosi mandare la commissione d’accesso a Bari, all’indomani di un’inchiesta che aveva portato all’arresto di circa 100 persone. Era doveroso». Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante un’intervista a “Porta a porta” che andrà in onda stasera su Raiuno.

«Non avrei politicizzato questa questione. La decisione del governo dipende dalle richieste che sono arrivate», chiarisce la premier definendo «vergognose» le accuse che sono state rivolte a Piantedosi.

«La commissione è finalizzata a una verifica non a uno scioglimento. È la stessa cosa che il governo avrebbe fatto di fronte a qualsiasi altro comune. Noi non abbiamo fatto una forzatura», prosegue Meloni.

«Possiamo discutere se la norma sullo scioglimento dei Comuni è adeguata, ma non si può chiedere che amministrazioni di sinistra siano trattate diversamente dalle altre», conclude la presidente del Consiglio: «Non entro nel merito, la questione non è politica, ma questo governo – aggiunge – ha sciolto diversi Comuni e nessuno si è stracciato le vesti. Questa Italia in cui chi è a sinistra ha più diritti degli altri non mi è mai piaciuta».

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