Al rush finale la campagna elettorale che ha visto impegnati i quattro candidati alla carica di sindaco. Carlo Salvemini nell’ultimo mese ha sostenuto 30 incontri nelle piazze e 12 comizi di quartiere. Adriana Poli Bortone è stata ospite della presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo aver incontrato tutti i giorni i cittadini. Una lunga campagna di ascolto dei leccesi è stata fatta anche dai candidati civici Alberto Siculella e Agostino Ciucci.
La partecipazione
Salvemini: «La mia amministrazione ha attivato processi partecipativi per il piano delle coste, il socumento strategico del commercio, il piano per l’accessibilità e il piano urbanistico generale. Ha attivato le consulte comunali. Con il regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione lavoreremo per la cura dei beni comuni. Attivare i comitati di quartiere e garantire alle associazioni della città una “casa” con servizi minimi da condividere secondo un calendario condiviso».
Poli Bortone: «La partecipazione è la base della democrazia. Per permettere ai cittadini di partecipare attivamente e realmente è necessario ascoltare ed accogliere le loro istanze. E il modo più efficace è attraverso i comitati di quartiere che rappresentano l’espressione massima della partecipazione di tutti i cittadini. Peccato però che l’amministrazione Salvemini non abbia mai inteso attivarli. E questa è stata una falla evidente e drammatica della mancata partecipazione».
Siculella: «Mettere in atto il nostro programma, nello specifico il capitolo dedicato a “legalità, trasparenza, partecipazione. Perché la partecipazione è il primo strumento utile affinché un’amministrazione sia trasparente. È imprescindibile, per noi, dotare l’ente di strumenti e risorse per incrementarla. Abbiamo pensato a risorse digitali per quelle fisiche, al bilancio partecipato e ad un’unica consulta popolare digitale».
Ciucci: «Per me l’amministrazione comunale eletta dovrà promuovere la formazione di gruppi di quartiere e individuare i soggetti di partecipazione tra i cittadini delle varie associazioni con i quali, attraverso gli uffici competenti, si terrà conto nella redazione della documentazione progettuale, delle indicazioni emerse dai processi partecipativi. Bilancio partecipativo e referendum deliberativi senza quorum saranno ulteriori punti di forza a favore di un’amministrazione trasparente».
La legalità
Salvemini: «La trasparenza dei procedimenti è garantita non solo dalla volontà di un sindaco, ma anche dall’osservanza delle norme. Altro tema è la legalità e la capacità della politica di autoregolamentarsi. I cinque anni appena trascorsi raccontano di un’esperienza amministrativa che non ha conosciuto alcuno scossone su questo fronte».
Poli Bortone: «Stipuleremo accordi e protocolli di intesa con la polizia locale, la polizia e i vigili del fuoco per ottimizzare le risorse a disposizione per garantire la sicurezza cittadina, introdurremo la figura della polizia turistica e del vigile di quartiere, implementeremo sistemi di videosorveglianza, regolamenteremo la vendita di alcolici nei supermercati».
Siculella: «La legalità per noi è un valore cardine del progetto politico che portiamo avanti. La questione non può non essere affrontata di petto, ecco perché abbiamo pensato ad un assessore alla Legalità e ai diritti del cittadino. Legalità giuridica e opportunità politica devono camminare sullo stesso binario, spesso ciò non avviene, anche per dinamiche quanto meno opache».
Ciucci: «La legalità è un tema di cui si parla poco, perché la si dà per scontata. La garanzia di legalità, comunque, parte dalla composizione delle liste. La nostra lista civica è frutto di uno sforzo corale. Nessun politico professionista è presente tra i candidati, ma solo cittadini che vogliono spendersi per migliorare la nostra città e questo già è garanzia di legalità».
La città tra cinque anni
Salvemini: «Una città europea contemporanea, più capace di confrontarsi con le grandi questioni che il presente pone alle aree urbane. Una città con i conti in ordine e una partecipata definitivamente salvata. Una città capace di praticare i valori della sostenibilità, la tutela della residenza, la qualità della vita di chi la vive ogni giorno. Una città dotata di un nuovo Pug».
Poli Bortone: «Una città connessa con i 9 comuni vicini realizzando un ambito di 200mila abitanti. Lecce, porta d’Europa, stella del Mediterraneo, città di cultura che valorizza l’arte e i tanti artisti e artigiani di questo territorio. Una città smart, accessibile a tutti, attenta alle fragilità e alle persone con disabilità, una città che metta sempre al centro la persona».
Siculella: «Una Lecce che abbia avviato un processo integrato e partecipato con professionisti, imprese, università e cittadini, per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo economico che generi ricadute sociali e culturali. Abbiamo bisogno di ridisegnare le politiche sociali e culturali, di ammodernare il sistema pubblico dell’ente con l’intelligenza umana affiancata da quella artificiale».
Ciucci: «Immagino una città proiettata in un futuro in cui la transizione per la sostenibilità e le radici storiche mantengano un equilibrio costante. Tradizione e innovazione devono concorrere insieme allo sviluppo socio-economico della città affinché, al fianco di una digitalizzazione sempre più veloce, Lecce mantenga quell’umanizzazione nei rapporti sociali che la rende ricca».