Chiuso il progetto Regions2030: Puglia protagonista in Europa per contribuire allo Sviluppo sostenibile

Co-progettare e sviluppare indicatori per il monitoraggio degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello regionale in Europa: questo l’obiettivo di Regions2030 – progetto collaborativo tra il Parlamento europeo, la Commissione europea e dieci regioni pilota, tra cui la Puglia – che si è concluso oggi a Bruxelles.

Durante l’evento finale di Regions2030 sono stati mostrati i risultati ottenuti e forniti approfondimenti sul ruolo dell’utilizzo degli indicatori regionali nel monitoraggio e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. I relatori si sono confrontati sul potenziale di cooperazione regionale e di condivisione delle conoscenze per il raggiungimento di questi obiettivi.

«È un onore essere qui a condividere il racconto del percorso partecipato che la Regione Puglia ha svolto in questi anni sul cammino di uno sviluppo sostenibile e inclusivo», ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che durante l’evento ha relazionato sul monitoraggio. «Il 27 novembre – ha ricordato il governatore pugliese – la Regione ha approvato la Strategia regionale di Sviluppo sostenibile, documento che, attraverso la declinazione dei 17 obiettivi Onu dell’Agenda 2030, rappresenterà la bussola in grado di orientare tutte le politiche regionali all’insegna della sostenibilità».

In questo contesto, ha proseguito Emiliano, il progetto Regions2030 «ha rappresentato per noi un’importante esperienza di condivisione e apprendimento. Nel documento, infatti, una grande attenzione è stata prestata agli indicatori, sul tracciato di cambiamento culturale più generale che vede la nostra Regione adottare in modo sempre più convinto l’approccio alle policy basato sulle evidenze».

Emiliano ha poi analizzato il contributo specifico della Regione Puglia al progetto Regions2030: «Abbiamo potuto definire indicatori specifici per le nostre strategie regionali, come agende per il lavoro e di genere, strategie per blue e green economy e di attrattività del territorio. Nel nostro contributo al progetto, abbiamo anche fornito una proposta di regionalizzazione dell’indicatore sul food waste, al momento non disponibile a questo livello di disaggregazione territoriale; proposta che potrà quindi essere eventualmente adottata anche da altre regioni».

Ulteriore tassello, ha concluso il presidente della Regione Puglia, sarà «quello di individuare gli indicatori di performance strettamente legati alle policy implementate a livello regionale. Anche in questa fase, faremo tesoro di quanto appreso e confidiamo di poter continuare a confrontarci con il Jrc, l’Eurostat, le altre regioni coinvolte».

Sul ruolo della Puglia nel progetto Regions2030, l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, ha spiegato che «abbiamo valorizzato i risultati del lavoro svolto con il centro di ricerca della commissione europea, inserendo indicatori specifici correlati agli obiettivi di sviluppo sostenibile regionale. Inoltre – ha aggiunto -, nel nostro contributo al progetto, abbiamo anche fornito una proposta di regionalizzazione dell’indicatore sul food waste, proposta che potrà essere eventualmente adottata anche da altre Regioni. È sempre più urgente garantire l’equilibrio fra la crescita economica e il suo impatto sull’ambiente, il rispetto delle condizioni di stabilità ecologica, la salvaguardia della biodiversità. Tutti elementi in passato fin troppo trascurati e che oggi, invece, devono essere posti al centro dell’agenda politica delle Regioni. La Puglia è dunque pronta ad affrontare la grande sfida della sostenibilità», ha concluso Maraschio.

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