Tamara Cirillo e Cecilia Belpiede, sono le due proposte che giacciono da un mese sul tavolo del sindaco di Cerignola Francesco Bonito, per risolvere un problema che da settimane è all’attenzione delle forze politiche della maggioranza di centrosinistra alla guida della città da quasi tre anni: la questione della parità di genere in giunta, dopo le dimissioni di Rosella Bruno, sollevata dalle opposizioni che hanno chiesto e ottenuto anche l’intervento della Prefettura, mentre il deputato meloniano, Giandonato La Salandra ha proposto un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
La scelta
Secondo alcuni rumor che filtrano da Palazzo di città, il primo cittadino propenderebbe per il secondo nominativo, tra l’altro da lui stesso indicato. Per Cirillo, che avrebbe il sostegno del consigliere comunale di Senso civico Domenico Bellapianta, le quotazioni, invece, appaiono più basse. Qualche giorno fa Bonito ha incontrato i capigruppo di Pd, Movimento 5Stelle e i civici di Con e Senso civico disegnando un cronoprogamma per rilanciare l’azione dell’esecutivo: lunedì prossimo procederà alla sostituzione, assegnando alla prescelta la delega alle attività produttive, attualmente detenuta da Sergio Cialdella, per quanto questo ingresso potrebbe innescare alcuni cambiamenti proprio nella compagine consiliare di Senso civico, visto che avrebbe come conseguenza l’abbandono di Bellapianta, mentre l’altro consigliere, Gerardo Valentino, eletto da poco anche in Consiglio provinciale proprio grazie a un’azione politica di persone vicino a Bonito, si assocerebbe alla scelta del sindaco.
Le mosse di Bonito
Sembra che l’ex magistrato abbia dato via libera all’ingresso in giunta di Luciano Giannotti, eletto con la civica del sindaco, a cui andrebbe la pesante delega all’urbanistica. Non si esclude che anche i pentastellati, a stretto giro, possano cambiare assessore per ragioni di natura personale e non politica.
Ad ascoltare i bene informati, la crisi politica potrebbe essere risolta in questo modo. Restano però alcuni nodi legati alla compagine consiliare. Infatti, Bellapianta non è il solo malpancista, anche Gino Giurato, consigliere comunale di Con a cui era stata assicurata la presidenza del consiglio comunale non sarebbe completamente in linea con gli altri due rappresentanti, Francesco Mansi e Michele Romano. Tuttavia, alcuni pezzi delle minoranze che da sempre non sono stati mai molto opposizione sono pronti a quel soccorso consiliare qualora ve ne fosse bisogno. Infine, nel pacchetto di restyling dell’esecutivo entra la questione delega alla cultura e allo sport, detenute fino ad alcune settimane fa da Bruno.
Le responsabilità sarebbero spacchettate tra la vicesindaca Maria Dibisceglia, assessora ai servizi sociali, che otterrebbe le politiche culturali, mentre gli affari sportivi sarebbero assegnati alla titolare della sicurezza, Teresa Cicolella, ambedue esponenti di punta del Pd. Una distribuzione quella proposta da Bonito che non dovrebbe scontentare nessuno, o quasi.