L’ha ribadito prima a “La Stampa” e poi nel faccia a faccia con la premier Giorgia Meloni. Ora, davanti alle telecamere del Tg1, Gennaro Sangiuliano tira fuori le ricevute e chiarisce di non aver speso nemmeno un euro di soldi pubblici per pagare viaggi e soggiorni di Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice di Pompei che sostiene invece di essere stata nominata consulente del Ministero della Cultura.
Le ricevute
Sarebbe stato il ministro Sangiuliano a pagare, con la propria carta di credito, il biglietto di Boccia sul volo Ita Airways diretto a Catania per il festival letterario Taobuk di Taormina il 22 giugno scorso; in Sicilia l’imprenditrice avrebbe soggiornato a proprie spese. Stesso discorso per i 424 euro del volo di ritorno, operato da Aeroitalia.
Anche nel caso di Bari, destinazione festival “Il Libro Possibile” di Polignano a Mare, Sangiuliano avrebbe pagato a Boccia un volo Ita Airways per un valore di 759 euro; per l’alloggio, invece, a provvedere sono stati gli organizzatori della rassegna.
La polemica
Il chiarimento di Sangiuliano arriva nello stesso momento in cui Boccia, attraverso i social, lancia altri messaggi: «Sono pronta ad applaudirti se la smetti di storpiare la realtà per coprire gente che non merita i tuoi sani valori»; «Gradirei non leggere più dichiarazioni inesatte da una persona che stimo e voglio bene».
Il ministro fa sapere di aver presentato le dimissioni, poi respinte dalla premier che intanto striglia i suoi: «Stiamo facendo la storia e dobbiamo esserne tutti consapevoli. E questo non prevede né pause né soste, ma tanto meno può consentire errori e passi falsi».