Capi dipartimento della Regione Puglia: Montanaro verso la riconferma insieme ad altri tre

Si dovrà attendere ancora due settimane per risolvere il rebus dei capi dipartimento alla Regione Puglia. In stand by restano le nomine dei 12 super manager con stipendi lordi da 120mila euro che gestiscono la stanza dei bottoni essendo di fatto bracci operativi dei dieci assessorati oltre a due figure apicali aggiuntive: il segretario generale della giunta ed il capo della comunicazione. Nell’ultima seduta di giunta il presidente Emiliano ha chiesto di rinviare la delibera di nomina su pressioni dei partiti, Pd in testa.

I nomi

Nella lista figurano quattro conferme rispetto alla griglia di partenza. Si tratta del capo dipartimento sanità, Vito Montanaro, messo sotto tiro dal gruppo di Azione, degli avvocati Elisa Berlingerio e Rocco De Franchi, rispettivamente allo sviluppo e alla comunicazione, e di Gianluca Nardone all’agricoltura.

Le rotazioni

In aggiunta un valzer di rotazioni fra i manager rimasti, probabilmente per andare incontro ai desiderata di Azione che rivendicava la rotazione forzosa in chiave anti-corruzione. In particolare la staffetta fra Lino Albanese al bilancio con il collega Ciro Imperio al personale.

Altro avvicendamento fra Trasporti, l’avvocato Vito Antonacci e l’ambiente, Paolo Garofoli. E, ancora, fra la responsabile del welfare Valentina Romano e quella di lavoro e formazione professionale Silvia Pellegrini. Fuori dai giochi è rimasto il capo dipartimento al turismo, Aldo Patruno, mentre è rimasta sospesa la casella del segretario generale della giunta, che comprende anche l’anti-corruzione, guidata dall’uscente Roberto Vennneri. Qui potrebbe farsi strada una new entry considerando la pioggia di domande, 283 in tutto, pervenute.

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