Canfora a processo a Bari, il Pd “taglia” Laforgia sui social. L’avvocato: «Nella foto sono senza testa»

Il Partito democratico ha condiviso, ieri, una foto del professor Luciano Canfora, rinviato a giudizio dopo la querela per diffamazione da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, all’esterno del tribunale di Bari. “Meloni manda a processo Luciano Canfora” si legge sulla foto in cui si vede il docente emerito dell’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari di poco preceduto dall’avvocato Michele Laforgia del quale, però, non si vede la testa.

La foto non è piaciuta allo stesso Laforgia, candidato sindaco di Bari indicato dal Movimento 5 stelle, che alle elezioni del prossimo giugno dovrà vedersela, oltre che con il candidato del centrodestra Fabio Romito, con quello indicato proprio dal Partito democratico, Vito Leccese, con cui non ha trovato un accordo per l’unità del centrosinistra.

Laforgia ha condiviso sul suo profilo Facebook il post pubblicato dal Pd nazionale su Instagram, precisando che «su questo profilo Fb non parlo mai del mio lavoro, se non per questioni che riguardano tutti. Non mi piace e non lo trovo opportuno. Non parlo qui neppure delle mie campagne elettorali, ho una pagina pubblica, da anni, dedicata alla politica. Oggi però devo fare una eccezione», dice.

Canfora, prosegue, «mi onora da molti anni della sua amicizia e della sua fiducia. Uno dei più grandi intellettuali italiani. L’ho accompagnato in aula perché è difeso da me, un avvocato di provincia. Lo hanno scritto i giornali e lo hanno detto in tv. E ne hanno parlato anche sui social, ovviamente non tutti con favore. Agli avvocati capita spesso – afferma Laforgia -, non me ne faccio un cruccio». Quando ha visto la foto condivisa dal Pd, però, «mi è venuto un tuffo al cuore. È un post sul sito Instagram del Partito democratico nazionale. Ci sono anche io, a destra della foto, ma senza testa. Sarà certamente un caso, una coincidenza – conclude Laforgia -. Ma a me ha fatto impressione lo stesso».

La presidente del Pd Bari, Titti De Simone: «Dispiaciuta per lo scivolone del partito»

«Mi dispiace che il mio partito prenda scivoloni di questo tipo, tutti sanno che Michele Laforgia è il difensore del professore Canfora e soprattutto che non si fa tagliare la testa da nessuno». Afferma la presidente del Pd Bari, Titti De Simone.

«Direi al Pd, basta con i tagliatori di teste, basta con queste pratiche censorie, ritorniamo alla politica. Con serietà e rispetto», conclude.

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