Brindisi, «aumenta l’Irpef e i consiglieri si alzano il gettone di presenza»

Aumentano le indennità dei consiglieri comunali e l’addizionale Irpef per i brindisini, mentre i lavori allo stadio Fanuzzi non termineranno prima della fine del mese di settembre.

È quanto emerso dal consiglio comunale, che ha visto una vivace partecipazione da parte dei consiglieri di opposizione, mentre quelli di maggioranza sono apparsi più silenti. In particolare sull’aumento del tetto delle indennità dei consiglieri, nessun consigliere del centrodestra ha inteso spiegare i motivi per i quali è stato bocciato l’emendamento a firma Roberto Fusco e Riccardo Rossi, con cui si chiedeva che il tetto alle indennità fosse fissato a mille euro al mese e che venisse introdotto un divieto a percepire il gettone di presenza qualora non si presenzi in commissione per almeno il 75% del tempo. Nel 2024 ogni consigliere potrà ricevere potenzialmente fino a 2.400 euro lordi (nel 2021 il limite era di 1.170 euro).

Ciò significa, come ha spiegato Rossi, che dai 250mila euro l’anno, i costi per i gettoni di presenza da appostare in bilancio potrebbero schizzare fino a 650mila. «È difficilmente giustificabile davanti alla Corte dei conti – ha affermato l’ex sindaco – un tale aumento in un Comune che è in fase di predissesto. Probabilmente una parte dell’aumento dell’addizionale Irpef servirà a finanziare l’aumento dei gettoni». A rincarare la dose ci ha pensato il pentastellato Fusco. «È un vero scandalo – ha tuonato – che in una città in cui mancano i fondi per la realizzazione di eventi, per aiuti alle famiglie, per la manutenzione e la pulizia di strade e marciapiedi non si ponga un tetto a quanto può percepire un consigliere comunale, peraltro per un’attività che al massimo impegna la sola mattinata e non tutti i giorni».

Polemiche si sono registrate anche per la scelta dell’amministrazione Marchionna di aumentare l’addizionale comunale Irpef del 50% in più rispetto a quanto previsto da Rossi nella vecchia bozza di accordo con il governo. Ciò, per compensare i mancati introiti della tassa d’imbarco aeroportuale, stralciata dall’accordo. L’amministrazione Rossi aveva previsto un introito di circa 2 milioni di euro dall’addizionale Irpef, con incrementi progressivi a seconda delle fasce di reddito. Il centrodestra, invece, ha introdotto un incremento dello 0,4 per mille per tutti, mantenendo l’esenzione per chi ha entrate inferiori a 10mila euro, che varrà circa 3,1 milioni di entrate.

Per il consigliere del Pd Francesco Cannalire «non è equo che chi percepisce più di 50mila euro debba pagare quanto un cittadino che ha un’entrata di 10mila e un euro». Secondo Rossi, poi, «la rimodulazione del Piano di riequilibrio è insufficiente» e c’è il rischio che si debba procedere a «tagli su Brindisi Multiservizi e servizi sociali».

Sul fronte stadio, infine, l’assessore ai Lavori pubblici, Gianluca Quarta, ha spiegato che l’adeguamento parziale dello stadio attraverso interventi sul manto erboso e sull’illuminazione dovrebbe concludersi entro fine settembre mentre il resto dei lavori potrà avere come termine ultimo il primo febbraio.

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