Schlein nuova segretaria del Pd. Bonaccini ammette la sconfitta: «Io pronto a dare una mano»

Poco prima delle 23:30 Stefano Bonaccini ha dichiarato la propria sconfitta alle primarie del Partito democratico mettendosi a disposizione della nuova segretaria: Elly Schlein.

Schlein è la prima donna alla guida del partito. Ed è la più giovane: ha 38 anni.

«Grazie a tutti voi per la mano che mi avete dato – ha affermato rivolgendosi ai volontari -. Quella di oggi è stata un’altra grande giornata di democrazia. L’unico partito che può vantarsi di far partecipare tanta gente per decidere chi deve guidarlo. Certo, il pensiero va alle persone morte in mare. L’ennesima tragedia a cui mi auguro si vorrà realmente porre fine con umanità e solidarietà», ha detto Bonaccini nel suo breve discorso. 

«Un abbraccio a Elly Schlein – ha proseguito il presidente dell’Emilia Romagna -. Le ho fatto i complimenti per la grande responsabilità che assume da questa sera alla guida del Pd. Noi veniamo da troppe sconfitte. Di recente in due grandi regioni italiane. Proprio per questo sento la responsabilità di mettermi a disposizione per dare una mano a Elly e a tutta la comunità del Partito Democratico. Se avessi vinto e prevalso avrei chiesto a Elly, ma anche a Cuperlo e De Micheli, di darmi una mano. Ha prevalso lei e sono pronto a dare una mano. Un milione di donne e di uomini hanno votato. Gli elettori hanno dato un responso diverso da quello dei circoli. Evidentemente è stata più capace di me nel dare il senso del cambiamento nel Partito Democratico».

Per Schlein, fra i primi a commentare è stato il senatore Dario Franceschini: «Un’onda travolgente cui nessuno credeva. Un’onda di speranze, di rabbia, di orgoglio, di entusiasmo che ha portato il popolo democratico a scegliere di farsi guidare verso il futuro da una giovane donna. Oggi inizia davvero una nuova storia».

I dati della giornata sono andati fin da subito oltre le aspettative: quasi 600 mila i votanti alle 13. Alla fine sono stati un milione. Non sono i 3,5 milioni del 2007o l’1,6 milioni del 2019. Ma si tratta di un risultato comunque insperato alla vigilia, quando i due contendenti stentavano a sbilanciarsi e, messi alle strette, dicevano che già un milione di elettori sarebbe stato un successo. Le aspettative per la nuova stagione del Pd si concentrano anche sulla capacità di chi va a sedersi al Nazareno di costruire una nuova squadra, di voltare pagina con i dirigenti. Per tutta la campagna, i due sfidanti si sono rinfacciati la vicinanza o l’appoggio dei vari esponenti di vertice del partito, accusati della crisi del Pd culminata nell’ultima sconfitta, quella delle politiche di settembre: Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e dem al 19,1%. Chi prende le redini del partito è chiamato a dimostrare già dai nomi il senso del cambiamento. Non ci sono ruoli e compiti già definiti. Però ci sono i propositi di Bonaccini e di Schlein e i volti di chi li ha affiancati in questi mesi. Il presidente dell’Emilia Romagna ha più volte detto di puntare sugli amministratori locali. La competitor punta invece su donne e giovani. Schlein ha scelto come portavoce della mozione il deputato Marco Furfaro. In squadra con lei ci sono anche le deputate Chiara Braga e Chiara Gribaudo, il deputato Marco Sarracino, oltre al senatore Francesco Boccia.

In Puglia

In Puglia sono circa 83mila i votanti, 3mila in più rispetto alla previsione migliore della vigilia. Ma la regione, a dispetto della maggioranza nazionale, è una delle quattro roccaforti che restano fedeli a Stefano Bonaccini. Il presidente dell’Emilia-Romagna, sostenuto dal collega pugliese Michele Emiliano e dal sindaco barese Antonio Decaro, vince proprio a Bari (8mila votanti) e in provincia con una percentuale del 63% e affermazioni importanti in molti quartieri a cominciare dal San Paolo, mentre Schlein prevale a Poggiofranco. Anche Bat, Foggia e Lecce per soli 200 voti dicono Bonaccini, mentre Taranto e Brindisi sorridono alla mozione Schlein.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version