Basilicata, la Regione salva ancora Potenza. Polemiche per l’emendamento da 40 milioni di euro

Al termine di una lunga riunione, terminata all’alba di ieri, il consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza, con 13 voti favorevoli della maggioranza di centrodestra e sei contrari della minoranza (M5S, Pd e Iv), la manovra finanziaria per il triennio 2022/2024 che include un finanziamento di 40 milioni di euro per il cosiddetto “salva Potenza” al fine evitare il dissesto finanziario del comune capoluogo di regione.

«Al Comune di Potenza andranno 40 milioni di euro nel triennio 2022/2024 atti a finanziare la mobilità urbana, il verde pubblico, la gestione rifiuti, le infrastrutture stradali e la loro messa in sicurezza, l’accesso alla fruibilità dei servizi e alla città – si appende dal comunicato diffuso dall’ufficio stampa dell’assemblea lucana -. Agli altri Comuni che dovessero trovarsi in situazioni di squilibrio finanziario analoga a quella del capoluogo di regione, previsti tre milioni di euro. Previsti, inoltre, 12 milioni a valere sul Fual. Inoltre, ai Comuni lucani, con priorità per quelli di minori dimensioni, saranno assegnati anche fondi per il tirocinio professionale dei geometri (400 mila euro per l’anno 2022). Previsti anche circa 18 milioni per la valorizzazione territoriale dei borghi».

Soddisfatto il presidente della Regione, Vito Bardi il quale ringrazia i consiglieri e specifica che «l’anno prossimo cercheremo di anticipare notevolmente la data di approvazione, ma quello che conta è che si tratta di un bilancio che guarda ai più giovani, alle future generazioni di lucani, che negli ultimi decenni sono stati abbandonati e di fatto costretti a immaginare la propria vita lontano dalla Basilicata».

Nonostante le parole, i fatti evidenziano come invece si continui a rivolgere lo sguardo agli errori del passato, purtroppo ripetuti negli anni, e a cui mettono sempre una pezza i giovani del presente e sicuramente anche quelli del futuro. Orrori nella gestione di un Comune, quello potentino, che attanaglia, ancora una volta, la crescita delle nuove generazioni che, oltre ad attendere mesi l’approvazione del bilancio regionale, subiscono tagli agli investimenti per colmare le infinite inefficienze degli amministratori locali.
Domande da rivolgere ai consiglieri regionali, specialmente quelli materani, che hanno votato a favore della misura oppure ai colleghi che si sono astenuti, non prendendo una posizione. Domande senza risposte, camuffate in comunicati stampa di soddisfazione per l’approvazione di un bilancio in una regione, la Basilicata, dove i ragazzi e le ragazze fanno sempre più fatica a sognare con gli occhi aperti.

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