La guerra alla Tari, e non solo, a Barletta. A vincerla vuole essere ad ogni costo l’amministrazione comunale. Ieri sera il sindaco Cosimo Cannito ha postato un video comunicando di voler lasciare invariate le tariffe. La decisione arriva dopo i feroci attacchi del gruppo consiliare del Partito democratico contro i previsti aumenti e dopo l’ennesimo scontro con il presidente del consiglio comunale Marcello Lanotte.
Cannito, però, ci tiene a sottolineare che si tratta di un risultato voluto e ottenuto dalla maggioranza di centro destra e Lanotte gli risponde con un suo video, felice di poter condividere la decisione. Questo però non ricuce la distanza fra il gruppo consiliare di Forza Italia e la maggioranza.
Anche all’interno del partito si sta consumando una spaccatura sempre più netta, ai cui estremi ci sono da una parte il presidente del consiglio comunale Lanotte, e dall’altra il senatore Dario Damiani, rispettivamente coordinatore provinciale e commissario regionale vicario di FI. Tanto che, nella giornata di ieri Damiani ha annunciato con entusiasmo il passaggio nel partito della consigliera Rosa Tupputi, eletta in Con Barletta e passata dall’opposizione al centro destra, mentre il capogruppo in consiglio di FI Antonio Comitangelo e il segretario cittadino Giovanni Ceto ne hanno sconfessato il passaggio, per un difetto di forma, nella comunicazione, e di sostanza.
Sullo sfondo il fuoco incrociato fra PD e Fratelli d’Italia, che si accusano a vicenda. FdI denuncia un presunto “inciucio” fra dem e Forza Italia. E il PD definisce il sindaco ostaggio degli appetiti politici di FdI e Tupputi (Giuseppe, consigliere regionale anch’egli passato in FI, e Rosa) questi ultimi accusati di essere interessati a scalare le vette della municipalizzata in cambio del sostegno alla maggioranza. Un sostegno che, dietro le quinte, non inizia certo oggi ma che si ufficializza, azzurri permettendo, in un momento in cui, a palazzo di città, volano gli stracci. Con questi presupposti, alle 16 di oggi, si celebrerà il consiglio comunale.
