Dal mondo dell’associazionismo a quello del volontariato, dai commercianti (con uno dei più noti del capoluogo che ha già annunciato la sua candidatura) fino agli intellettuali vicini. Anche il centrodestra barese sfodera la carta del civismo, come ha annunciato il sottosegretario alla Sanità Marcello Gemmato, parlando delle elezioni comunali che porteranno al voto Bari. Un lavoro «portato avanti dai dirigenti locali» dopo il quale «si procederà con il programma e la scelta della persona».
Parole, quelle dell’esponente di Fratelli d’Italia originario di Cassano, che danno la misura della ricerca in seno al centrodestra barese, e che sono state pronunciate durante il tour a sostegno dei candidati della coalizione fatta in Puglia dal responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli. «Stiamo definendo il perimetro del centrodestra – ha dichiarato Gemmato – perché la prima condizione deve essere quella di tenere unito tutto il centrodestra». Gemmato ha parlato di «quadratura» portata avanti sul territorio per «allargare il civismo di centrodestra», operazione preliminare per scegliere il candidato. E se c’è un esponente del centrodestra barese che potrebbe scendere in campo in una coalizione che comprenda un numero non indifferente di liste civiche, questo è certamente Filippo Melchiorre. Dopo la vittoria ottenuta alle elezioni politiche del settembre scorso, raccogliendo quasi il 40% delle preferenze, l’attuale senatore potrebbe decidere di candidarsi a sindaco se sostenuto da un campo largo, costituito da almeno una decina di liste civiche. Nel paniere del centrodestra ci sarebbe anche Davide Bellomo. Negli ultimi mesi, l’esponente della Lega non ha esitato ad attaccare Antonio Decaro sull’amministrazione della città, presentandosi sempre più come sindaco ombra del capoluogo. D’altronde, anche per Bellomo i numeri dell’ultima tornata elettorale sono stati più che positivi, avendo l’attuale deputato ottenuto oltre il 35%. Rimanendo nell’alveo del centrodestra, potrebbe farsi avanti anche il consigliere regionale Fabio Romito, leghista ed ex vicepresidente del Consiglio comunale.
Il sottosegretario alla Sanità ha aperto anche un’ulteriore parentesi, non escludendo la possibilità di una «personalità della società civile», meglio ancora se «a cavallo» con la politica. Ed è tornato alla ribalta il nome di Antonio Felice Uricchio, l’ex rettore dell’Università di Bari e già in pole alle elezioni del 2019. Candidatura poi sfumata, soprattutto per la concreta difficoltà, in quella tornata elettorale, di reggere il confronto con l’uscente Decaro. Difatti, anche in questi mesi la ritrosia del centrodestra nel fare nomi è stata legata alla possibilità del terzo mandato, quindi della ricandidatura di Decaro. Il terzo mandato pare però essere sempre più un’ipotesi remota, il che consente alla coalizione di centrodestra di “pensare in grande” e di parlare di «vento favorevole», come ha d’altronde fatto ieri Donzelli.