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Bari verso il voto, parla Pietro Petruzzelli: «Sono pronto a candidarmi»

«Fare il sindaco è l’avventura più bella per chi si impegna in politica, inutile nasconderlo, e io sono pronto ad avventurarmi». Così Pietro Petruzzelli, assessore comunale barese all’Ambiente e allo Sport, tra i nomi al vaglio del Partito democratico per guidare il centrosinistra. Assessore, crede che il Pd uscirà dall’impasse? «Sono fiducioso nel lavoro condotto…

«Fare il sindaco è l’avventura più bella per chi si impegna in politica, inutile nasconderlo, e io sono pronto ad avventurarmi». Così Pietro Petruzzelli, assessore comunale barese all’Ambiente e allo Sport, tra i nomi al vaglio del Partito democratico per guidare il centrosinistra.

Assessore, crede che il Pd uscirà dall’impasse?

«Sono fiducioso nel lavoro condotto dal partito. Non tutti hanno a disposizione tre nomi, e questa è una cosa di cui possiamo vantarci. Dopodiché, ritengo che sia necessario fare sintesi soprattutto sulla squadra, perché è questa che fa la differenza e ci rende imbattibili. E per squadra intendo la coalizione in tutte le sue articolazioni, anche quelle associative».

A proposito, come ha preso l’ultimatum della sinistra progressista?

«È legittimo che provino ad accelerare i tempi. Credo che la segreteria regionale e cittadina non si faranno trovare impreparate. Nella nostra comunità è sempre più difficile fare sintesi perché nessuno impone scelte dall’alto. E il Pd si siederà al tavolo con uno o due nomi di cui poi si discuterà. E se non riuscirà la politica nel lavoro di sintesi, saremo costretti a ricorrere alle primarie».

Ma così c’è il rischio che si perdano pezzi.

«Io spero davvero che non accada, ma fino ad oggi non ho ascoltato nessuna alternativa».

Come sono i rapporti con gli esponenti di quest’area?

«Guardi, io per carattere tendo ad andare d’accordo con tutti. E lì ho grandi amici, come Silvio Maselli, compagno di lotte studentesche prima e di Giunta dopo, con cui i rapporti sono stati sempre eccellenti. Colgo questa occasione per chiarire un fraintendimento avvenuto con Michele Laforgia: il mio non era un attacco personale, ma una replica a Nichi Vendola. So bene che la sua storia, come quella del fratello Nicola, è la storia di due persone che si sono fatte da sole e hanno dovuto ancora di più dimostrarlo. Tra l’altro, io ho un ricordo affettuoso del padre Leonida, per il quale ho fatto la mia prima campagna elettorale». (A Telebari, Petruzzelli ha definito «un approccio non corretto» il fatto che Vendola, nell’endorsement sul dorso locale di Repubblica, avesse definito Laforgia, «figlio di un grande sindaco di Bari» , nda).

Cosa lascia in eredità Decaro?

«Se Emiliano ha rivoluzionato i paradigmi imposti dal centrodestra alla città, mettendo in moto la rinascita di Bari, quella di Decaro è stata la giunta delle grandi infrastrutture. La prossima amministrazione deve lavorare sui servizi, sulla manutenzione, sulle opportunità offerte dall’I.A., su tutto ciò che ruota attorno alle famiglie, anche quelle nuove. Occorre mettere al centro le periferie come luoghi per creare comunità, puntando su servizi efficienti, come lo smaltimento dei rifiuti, che stiamo già migliorando anche grazie ai fondi Pnrr».

Parla da candidato: possiamo considerarla in campo?

«Non voglio fare giri di parole, quindi dico sì: tutti coloro che si impegnano in politica avrebbero piacere a ricoprire un ruolo tanto importante quanto faticoso».

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