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Bari verso il voto, parla Paola Romano: «Basta fughe in avanti, evitiamo fratture»

«Il Partito democratico sta valutando la migliore opzione per continuare il progetto progressista iniziato da Emiliano e proseguito con Decaro: io sono a disposizione del partito». È decisa Paola Romano, assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Bari, ufficialmente in campo per guidare la coalizione di centrosinistra in vista delle amministrative di giugno 2024. E…

«Il Partito democratico sta valutando la migliore opzione per continuare il progetto progressista iniziato da Emiliano e proseguito con Decaro: io sono a disposizione del partito». È decisa Paola Romano, assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Bari, ufficialmente in campo per guidare la coalizione di centrosinistra in vista delle amministrative di giugno 2024. E deciso è l’altolà posto alle fughe in avanti: «Creano fratture da evitare».

Assessora, aumentano le voci sulla vicina sintesi del Partito democratico sul deputato Marco Lacarra e l’assessore Pietro Petruzzelli. Dobbiamo considerarla o no in campo?

«Io, Marco e Pietro siamo a disposizione del partito. E lo resteremo fino a quando il partito non prenderà una decisione. Stiamo valutando la miglior opzione per tenere insieme la coalizione, unita in un progetto progressista che continui il percorso iniziato con Michele Emiliano e Antonio Decaro. Penso che la sintesi debba essere politica, non influenzata da fughe in avanti o prove di forza basate su firme o tesserati (che abbiamo, lo voglio definitivamente chiarire). Sono comportamenti che creano fratture, mentre abbiamo bisogno di lavorare insieme come una squadra e ascoltare la nostra gente anche nei circoli».

Da donna, non crede che il dibattito si stia polarizzando ancora una volta sui candidati e poco sulle candidate? Così facendo, il centrosinistra perderebbe la sua occasione di candidare finalmente una donna.

«Penso che dobbiamo innanzitutto lavorare su un programma che elimini le disuguaglianze tra i generi, che passa anche dalla partecipazione politica delle donne. In questi anni ci sono stati importanti cambiamenti: nel Consiglio comunale siede il più alto numero di consigliere mai avuto, circa un terzo, così come la metà della giunta è donna. La Cgil in Puglia ha espresso la prima segretaria donna, la bravissima Gigia Bucci, Lucia Di Bisceglie è la prima presidente della Camera di Commercio di Bari. Dobbiamo continuare e consentire alle donne il diritto di realizzarsi pienamente nella società, con le stesse possibilità che hanno gli uomini e senza prevaricazioni».

Cosa ne pensa dell’ultimatum sui tempi imposti dalla sinistra progressista? In che rapporti è con l’area che si identifica con Michele Laforgia?

«Condivido il senso di urgenza nel provare a risolvere la questione e iniziare la campagna elettorale al più presto, ma allo stesso tempo non dev’essere il tempo a imporci una decisione, bensì il tasso di equilibrio, competitività e soprattutto di capacità di rappresentare la città che la nostra coalizione sarà capace di esprimere. A colpi di ultimatum rischiamo solo di spaccarci e di buttare al vento venti anni di lavoro amministrativo che ci vengono riconosciuti in tutta Italia. La Giusta Causa è un’associazione che svolge un ruolo prezioso nell’ascolto di una parte di città che può essere protagonista nel rinnovo della classe dirigente nei prossimi anni».

Secondo lei, le primarie sono inevitabili allo stato attuale? Facendole non si rischia di perdere un pezzo?

«Nulla è inevitabile e, come ha anche ribadito la nostra segretaria nazionale Elly Schlein, nulla è obbligatorio. L’importante è che la nostra gente abbia la possibilità di scegliere e sia degnamente rappresentata. Personalmente, penso che le Primarie siano ancora oggi il migliore strumento possibile per offrire alla nostra comunità il diritto di scelta e creare leadership condivise. Dalle primarie sono nate storie politiche di spessore nazionale come quella di Decaro, Vendola, Schlein, Emiliano».

Quando riusciremo a sciogliere tutti questi nodi?

«Siamo tutti impegnati per trovare la migliore sintesi possibile. Penso in tutta onestà che la discussione sia anche condizionata dalla possibilità che la legge sui sindaci e sui presidenti di Regione possa cambiare e che sia consentito loro un terzo mandato. È chiaro se che Decaro potrà ricandidarsi a sindaco, il dibattito di queste settimane si interromperebbe un minuto dopo. Per questo le prossime settimane dobbiamo concentrarci e lavorare tutti insieme sul programma e sulla squadra da proporre alla città».

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