«Primarie inquinate dalla malavita? Non mi risulta, ho sempre presidiato io i seggi, non ho mai notato nulla». Così ieri il governatore Emiliano ha commentato per la prima volta, a margine della conferenza stampa sul laboratorio di ricerca Pirelli, le dichiarazione dell’avvocato Michele Laforgia sui presunti condizionamenti delle elezioni per la scelta dei candidati di centrosinistra da parte dei clan. Frasi scioccanti che hanno scatenato polemiche nella coalizione in cerca di un candidato per il dopo Decaro.
Emiliano è intervenuto a bocce quasi ferme senza risparmiare però una piccola tirata d’orecchi, seppur benevola, all’avvocato Laforgia: «Gli è sfuggito un commento un po’ sopra le righe, sono cose che si dicono, è comprensibile, si possono giustificare esclusivamente per l’eccessiva tensione». Comprensione sì, ma anche una critica velata nel concetto: «Può succedere – ha aggiunto Emiliano – a chi non è abituato a vivere gli stress della politica». Subito dopo, però, ha stoppato la girandola di polemiche scatenate dall’esternazione di Laforgia: «È un momento in cui c’è bisogno di abbassare i toni – haammonito Emiliano – Commenti, repliche e controrepliche non servono a nessuno». Con chi gli ha poi chiesto una valutazione sulla candidatura di Laforgia, Emiliano è rimasto in religioso silenzio.
Nel frattempo ieri, a proposito di primarie e candidati, s’è riunita la segreteria del Pd di Bari presieduta dal coordinatore Gianfranco Todaro. Una riunione infuocata alla presenza dei tre candidati in corsa per correre alle primarie: il deputato Marco Lacarra e gli assessori uscenti Pietro Petruzzelli e Paola Romano. Nessuno dei tre vuole lasciare campo libero agli altri in vista di una candidatura unitaria del partito. È saltato, in sostanza, l’accordo di massima raggiunto nei giorni scorsi dal governatore Emiliano e dal sindaco uscente Decaro che avevano deciso di convergere su Petruzzelli.
Il parlamentare Lacarra, infatti, ha ribadito il radicamento in città e un curriculum politico di tutto rispetto: consigliere comunale, poi regionale, assessore, segretario pugliese del partito, parlamentare. Così come la stessa Paola Romano ha sottolineato l’esperienza maturata nella giunta Decaro e il rapporto fiduciario con la segretaria nazionale dem Elly Schlein.
Preso atto dell’indisponibilità, la riunione è stata aggiornata per valutare altre strade nei prossimi quattro giorni, considerando che il 18 novembre è stata convocata l’assemblea cittadina del Pd chiamata proprio a esprimere il nome del candidato. Se non arriverà una mediazione, sarà inevitabile il voto dei componenti dell’assemblea o l’extrema ratio di un nuovo rinvio della decisione. Scelta azzardata, quest’ultima, che potrebbe irritare gli alleati, convocati il 20 novembre per il tavolo allargato del centrosinistra: una riunione a cui ha chiesto di partecipare il candidato già in campo, l’avvocato Michele Laforgia.