C’è chi auspica un clima sereno, chi non aspetta altro che ascoltare le voci dei protagonisti, e chi, al tavolo del centrosinistra barese di oggi, arriva abbastanza malconcio. Stando a quanto previsto e chiesto dal Partito democratico, alla riunione di questo pomeriggio, dopo il passo indietro dei tre candidati dem (il deputato Marco Lacarra, e gli assessori Pietro Petruzzelli e Paola Romano), anche il candidato della Convenzione dovrebbe “ibernarsi”, il penalista Michele Laforgia. Ma i rapporti di forza non reggono, dato che c’è anche chi, alla vigilia dell’assemblea, rompe gli indugi. Si tratta di Italia Viva, che, tramite il presidente provinciale Stefano Franco, ieri ha ufficialmente dichiarato di appoggiare l’ex presidente de “La Giusta Causa”.
Ma riavvolgiamo il nastro. Sabato mattina, dopo aver tentato di convergere sull’assessore all’Ambiente Petruzzelli, l’assemblea territoriale del Pd ha chiesto a lui e agli altri due nomi dem che si sono detti disponibili a guidare il centrosinistra in vista delle amministrative baresi del 2024, di azzerare la propria candidatura. Per non arrivare alla spaccatura, inoltre, l’assemblea guidata dal senatore Francesco Boccia ha anche rinunciato a ricorrere alle primarie, avversate dalla Convenzione come dal Movimento Cinque Stelle. «Ma se è unità, lo deve essere per tutti, non solo per gli atteggiamenti del Pd», ha chiosato nell’intervento finale Boccia. Un riferimento, non troppo velato, alle forze della Convenzione, le uniche oltre al Pd ad aver espresso una candidatura che, stando al ragionamento dei dem, oggi dovrebbe essere annullata.
Nel frattempo, su corso Vittorio Emanuele, proprio nelle stesse ore, Laforgia inaugurava la sede della sua associazione, dimettendosi da presidente. «Se devo essere il candidato – ha dichiarato il penalista – devo esserlo di tutta la coalizione», facendo intendere, dunque, che di rinunciare alla corsa non ne ha proprio intenzione. «Qualcuno non mi vuole – ha aggiunto Laforgia – perché non corrispondo alla sua idea di sindaco, ma dovrebbe spiegare perché», ammettendo di non sapere «se saremo capaci di tenere unita la coalizione, ma penso che dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili». Insomma, lo spirito è pronto ma la carne è debole, così come continua a esserlo quella dei tre democratici, nient’affatto convinti di rinunciare alla corsa da candidato sindaco. È risoluto soprattutto Petruzzelli, forte dei numeri a suo favore all’interno del partito come del livello di gradimento registrato tra gli elettori.
Ma proprio mentre tutti i fronti stanno deponendo le armi per arrivare al dibattito di oggi il più sereni possibile, a rompere l’equilibrio è Italia Viva. «Alla vigilia dell’incontro del tavolo di centrosinistra previsto per domani (oggi, nda), Italia Viva comunica che, qualora l’avvocato Laforgia confermerà la propria candidatura, non avrà problemi a sostenere la stessa», dice senza mezzi termini il presidente provinciale Franco. D’altronde, il gruppo dei renziani non ha mai nascosto le sue simpatie per l’ex presidente de La Giusta Causa, facendo capolino alle riunioni della Convenzione, come a quella nella Casa del Popolo in cui Laforgia ha ufficializzato la sua candidatura. «Siamo ben consapevoli – conclude Franco – che la grande sfida che ci aspetta è quella della gestione dei fondi del Pnrr e riteniamo che l’avvocato Laforgia sia per tutti a riguardo un garante della legalità».