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Bari, tutto esaurito negli hotel ma sui prezzi pesa l’effetto G7

Il capoluogo pugliese si prepara a diventare il centro logistico in vista del G7 in programma in Puglia dal 13 al 15 giugno. Sei grandi del mondo occidentale soggiorneranno a Borgo Egnazia, il resort di lusso nel cuore della valle D’Itria, giornalisti provenienti da tutta Italia e dal resto del mondo e membri dei diversi…

Il capoluogo pugliese si prepara a diventare il centro logistico in vista del G7 in programma in Puglia dal 13 al 15 giugno. Sei grandi del mondo occidentale soggiorneranno a Borgo Egnazia, il resort di lusso nel cuore della valle D’Itria, giornalisti provenienti da tutta Italia e dal resto del mondo e membri dei diversi staff ed entourage potrebbero scegliere Bari come punto di appoggio per poi spostarsi nel resto della Puglia per seguire gli incontri e i vertici in programma.

Un’ipotesi che sembra trovare conferme nell’overbooking delle strutture del capoluogo, ormai tutte piene già da tempo proprio nel periodo del vertice internazionale. Camere esaurite, dalle matrimoniali alle singole, in quasi tutti gli hotel a quattro e cinque stelle della città. Dall’Hotel Oriente a Villa Romanazzi Carducci, passando per il Victoria park di Palese (in zona aeroporto), tutte le disponibilità sono esaurite.

Con le uniche stanze libere rimaste appartenenti alla categoria delle suite o delle camere deluxe. Queste sistemazioni hanno subito anche un aumento sensibile dei prezzi rispetto agli anni passi: 400 o 600 euro per un paio di notti di soggiorno. La situazione non migliora nemmeno se ci si rivolge al mercato dell’extralberghiero a cui fanno capo i Bed&Breakfast e le case vacanza. Anche in questo caso i prezzi sono aumentati e le disponibilità rimangono poche.

Il fenomeno però non è nuovo e non è legato soltanto al grande evento internazionale in programma. Il trend di aumento dei costi per il soggiorno a Bari va avanti già dallo scorso anno e si adegua al mercato nazionale. Secondo i numeri forniti dall’ultimo monitoraggio di Italian Hotel Monitor (Ihm), elaborati con Trademark Italia, nella parte finale dello scorso anno si è chiusa con un +10,4% sui prezzi medi a camera.

È il settore del lusso ad avere la crescita più importante tra le diverse tipologie ricettive, tutte sopra ai dati 2022, per average daily rate (+11%) e room only (+0,7 punti); il settore upscale (4 stelle) cresce per prezzo medio (+8,4%) e occupazione (+3 punti percentuale) e il settore midscale (3 stelle) in crescita di +2,7 punti per room only e +11% di prezzo medio camera.

Al vertice del top ranking in termini di prezzo medio di vendita sempre Venezia, con un prezzo di 245,89 euro (+15% rispetto al 2022), davanti a Firenze (194,64 euro, +12,8%), Milano (188,76 euro, +9,7%), Roma (166,62 euro, +9,5%), Como (150,67 euro, +12,5%), Genova (117,03 euro, +8%), Napoli (116,26 euro, +9,8%), Bologna (109,98 euro, +7,1%), Palermo (107,98 euro, +12,7%), Bari (105,60 euro, +12,5%) e Bergamo (100,35 euro, +6,9%).

Su scala nazionale, tutte le 39 città monitorate superano la simbolica quota del 60% come occupazione, con 29 città al di sopra del 70% e 5 di queste attestate addirittura oltre l’80%: Rimini, Pescara, Como, Roma e Pesaro.

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