Cento slide per fare il punto su dieci anni di amministrazione e passare il testimone al successore. «Che dovrà essere uno solo», ha dichiarato Decaro alludendo alla situazione di stand-by nel centrosinistra. Questo il senso dell’evento tenutosi ieri all’AncheCinema e che ha visto riuniti i protagonisti della maggioranza uscente.
Mobilità, strategia del mare, spazio pubblico, transizione verde, welfare, nuove tecnologie e attrattività sono gli obiettivi strategici indicati dal sindaco uscente per il futuro del capoluogo pugliese. Obiettivi che hanno iniziato a percorrere i primi passi in progetti come il waterfront di Torre a Mare, in progettazione, la rotonda di Caposcardicchio, in costruzione e Parco Rossani, ultimato. Tra gli interventi che il sindaco ha voluto ricordare c’è Muvt365, misura che ha consentito a residenti, studenti e fuorisede di acquistare l’abbonamento Amtab a 20 euro l’anno. Un intervento finanziato con sei milioni provenienti dal fondo Pon Metro e che ha costretto il sindaco a soffermarsi sulla situazione della società partecipata. «Quella che stiamo facendo – ha dichiarato il primo cittadino – è un’operazione di rilancio dell’azienda, come quella che abbiamo fatto nove anni fa. L’azienda sta predisponendo un piano per migliorare alcuni aspetti gestionali, come la lotta all’evasione dei ticket».
Poi è arrivato il momento del dibattito. All’invito, esteso anche alle realtà associative cittadine lontane dalla politica, ha risposto anche il Movimento Cinque Stelle, non ancora parte della maggioranza. «Vogliamo offrire un contributo a questi tavoli tematici – ha dichiarato Raimondo Innamorato, coordinatore provinciale del M5s – Se lavoriamo così, il M5s ci sarà, ma non possiamo accettare di sostenere un candidato che sia soltanto bravo a portare quante più persone ai gazebo». Presenti anche i componenti dell’associazione politico-culturale “La Giusta Causa” che due settimane fa ha riunito al teatro Kismet la Convenzione Bari 2024. Buona parte dei partecipanti a quell’evento, da “Il Corsivo 2.0” a Sinistra italiana, sono stati tra gli ospiti della serata di ieri. Alla domanda se i due percorsi possano parlarsi, il sindaco ha glissato, nel tentativo di evitare polemiche. Vietato parlare , dunque, di nomi e alleanze. «Le primarie – ha dichiarato Decaro – sono uno strumento evitabile se si riesce a trovare una figura unitaria». Ma il nome del successore rimane un tabù. «Non ho un prescelto – ha detto Decaro – perché da noi è la comunità che sceglie».