Bari, il saluto romano del candidato consigliere a una festa: è polemica su Fabio Romito

La rete non dimentica. Nelle ultime ore è tornato a circolare sul web un video risalente al 2019 in cui, durante la festa per la vittoria di Matteo Salvini alle elezioni europee, il candidato del centrodestra a sindaco di Bari Fabio Romito è al fianco del candidato consigliere nella sua lista civica Nico Moretti e quest’ultimo esegue più di una volta, preso dall’euforia del momento, un saluto romano con tanto di braccio destro teso. Non una ma diverse volte.

Le immagini

Cinque anni fa, dopo il successo inedito della Lega alle europee, quando l’attuale vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini aveva raggiunto un insperato 34%, gli esponenti del partito baresi avevano deciso di festeggiare in un locale da ballo. Per l’occasione Romito si era improvvisato dj sulle note di “Urlando contro il cielo” di Luciano Ligabue. Al suo fianco, in primo piano nel video, c’è il candidato al consiglio comunale Nicola Moretti (che al momento è terzo nella lista Romito Sindaco, con 513 preferenze) che preso dall’entusiasmo alza più volte il braccio teso in quello che è inequivocabilmente un saluto romano. Nessuno batte ciglio o prova a censurare il gesto.

I commenti

Il video è stato pubblicato sul dorso locale del quotidiano Repubblica e non sono mancati i commenti e le reazioni indignate degli utenti. «Saluto romano o non, Bari e i baresi con un Sindaco leghista, non c’azzeccano nulla. Peggio di un leghista c’è solo un leghista meridionale. Stampatevelo bene a mente!», «Ma lasciatelo perdere, non sa nemmeno la differenza tra fascismo e lega, l’ultima è solo banalità allo stato puro, il primo è tutto ciò che di più brutto è stato nel nostro paese», o ancora con un certo sarcasmo «Tranquilli! Leghisti e fascisti rimarranno ai margini di una città come Bari».

Le polemiche prima del voto

Sulle ambiguità della posizione di Fabio Romito prima della chiamata alle urne, si erano espressi diversi esponenti del centrosinistra. L’accusa principale mossa all’esponente del centrodestra è stata quella di non aver presentato il simbolo del suo partito in nessuna lista a suo sostegno. Il simbolo della Lega è infatti scomparso, ed il gesto è stato interpretato come un voler evitare di presentarsi agli elettori più moderati del centrodestra come esponente di un partito che in questi mesi si è appuntato il merito di aver portato in discussione alla camera il disegno di legge sull’Autonomia differenziata. Il Ddl Calderoli ha registrato una levata di scudi soprattutto nel Mezzogiorno, con la classe politica preoccupata che l’approvazione della legge possa portare gravi conseguenze al Sud, in termini di risorse e sviluppo. Un tema, quello dell’Autonomia, su cui Fabio Romito ha sempre glissato, affermando che non avrà conseguenze nefaste per il Mezzogiorno.

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