C’era anche il neo presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro, al corteo organizzato a Bari dalla Cgil Puglia in occasione dello sciopero nazionale indetto per oggi dal sindacato contro la Manovra di Bilancio del governo.
«Ho voluto portare la mia solidarietà ai lavoratori perché credo che il lavoro sia l’unico strumento che dia dignità alle persone, che dia la possibilità alle donne di scegliere la loro strada, ai giovani di restare nel luogo dove sono nati e alle famiglie di costruirsi un futuro», ha affermato l’europarlamentare del Pd a margine della manifestazione.
«Un Paese che non guarda alla dignità del lavoro – ha aggiunto – è un Paese che non sta investendo sul proprio futuro, quindi ci tenevo a essere presente qui con loro perché è importante aumentare i posti di lavoro e fare in modo che il lavoro non sia povero. Il lavoro – ha proseguito Decaro – deve essere stabile e deve dare dignità ai lavoratori e alle persone».
Sulla questione dell’ex Ilva e delle offerte presentate da due fondi americani, Decaro ha spiegato di aver «letto soltanto le notizie dei giornali» e di aver «sentito il ministro Urso in questi giorni, mi ha detto che c’è un’ipotesi e che c’è anche la possibilità che possa intervenire lo Stato. Io non sono ancora il presidente proclamato, solo tra qualche settimana avrò la possibilità di incontrare Urso e di capire, quando c’è una manifestazione di interesse pubblica ci sono anche degli atti di riservatezza».
Decaro ha ricordato di aver detto più volte che «l’unica possibilità per tenere insieme la decarbonizzazione e l’occupazione e far intervenire lo Stato al cento per cento con una quota anche temporanea. Se vogliamo la decarbonizzazione e la tutela dei lavoratori – ha spiegato – deve entrare lo Stato nella compagine societaria, poi sicuramente la transizione ecologica porterà una riduzione dei posti di lavoro e bisognerà compensare con l’attrazione di altre altre aziende e altre possibilità occupazionali nella zona di Taranto».