Il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, dopo la tappa nel Foggiano, è arrivato a Bari per incontrare il candidato sindaco Michele Laforgia in vista delle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno prossimi.
«Riteniamo sia il giusto rinnovamento per lo schieramento progressista», ha affermato il leader pentastellato nel corso di un comizio nel quartiere San Paolo, evidenziando che «possiamo valorizzare l’esperienza amministrativa che si è conclusa ma rilanciare anche i giusti elementi di rinnovamento. E soprattutto fare una grande battaglia per la legalità e la trasparenza con Laforgia».
Laforgia e il patto con la città: «Entro 3 anni 24mila nuovi posti di lavoro con il Pnrr»
Durante il comizio Michele Laforgia ha stretto un patto con la città simbolicamente stipulato in piazza Europa, «perché sia un segno di speranza per un’Unione europea più capace di rispondere alle speranze dei suoi cittadini, capace di sconfiggere ogni sovranismo, ogni ritorno al passato, ogni guerra, ogni ingiustizia».
Michele Laforgia si impegna, insieme a Giuseppe Conte, «a fare in modo che tutte le gare di appalto di Comune di Bari e Città metropolitana di Bari siano pubblicate il prima possibile e tutti i fondi correttamente spesi nel rispetto delle scadenze del Pnrr e che tali gare di appalto obblighino le imprese a rispettare il salario minimo comunale di 9 euro l’ora ovvero il trattamento di miglior favore previsto dai contratti collettivi sottoscritti dalle sigle più rappresentative. Questo per creare 24mila nuovi, buoni, posti di lavoro nei prossimi 3 anni».
E sempre a proposito del futuro della città, Laforgia ha ricordato che «a Bari c’è ancora la commissione ispettiva che concluderà i suoi lavori probabilmente a settembre, dopo che ci saranno il nuovo sindaco e la nuova giunta. Non possiamo permetterci di retrocedere a Comune sciolto per infiltrazioni mafiose e per questo abbiamo a disposizione il voto per il candidato e i candidati diversi da quelli che abbiamo avuto finora, per un rinnovamento profondo del consiglio comunale, per una nuova classe politica».