Alessandra Lopez è la nuova presidente eletta dalla coalizione di Vito Leccese per il Municipio II di Bari, scelta con quasi 25mila preferenze.
Come commenta la sua vittoria e quella delle sue due compagne di squadra?
«È stato un segnale forte, una sorta di avanguardia politica effettiva e non soltanto proclamata. Noi abbiamo lavorato tanto e abbiamo dimostrato di avere un approccio concreto. È un segnale di rottura».
Anche da parte dell’elettorato questa è stata una scelta importante.
«Ci ha premiato, al di là delle difficoltà più o meno importanti che potevamo incontrare sul territorio, perché ovviamente sono Municipi differenti, e le concause per cui si supera o meno il primo turno, oppure si va al ballottaggio, possono essere tante».
Rispetto al passato, quali saranno i suoi cambiamenti e cosa intende mantenere?
«Sicuramente è giusto non interrompere il lavoro e ciò che di buono è stato fatto fino ad ora. Cercherò di implementare e declinare il programma di Vito Leccese sul territorio. Mi spiego: se c’è il recupero di un contenitore, che può essere un luogo che era stato dismesso, che viene recuperato, fare in modo che diventi un’area culturale in cui si produca l’identità delle persone. Si deve stimolare il senso di comunità».
Qual è il suo progetto?
«C’è tanto da fare sul Municipio II, anche se è un Municipio bellissimo e in apparenza ben messo. Dalla manutenzione del verde al destinare alcune aree a uno sgambatoio per gli animali, che è una richiesta che mi hanno fatto in tanti. Ma anche rendere altri tipi di servizi, quali per esempio decentrare l’amministrazione e quindi averla più vicina al cittadino, che non deve andare per forza in centro per ottenere un servizio. Questi sono sicuramente obiettivi per i quali mi batterò».
E quali saranno le sue prime mosse?
«Primo fra tutti io ci vedo il decentramento effettivo. Perché avere più risorse significa rispondere meglio ai cittadini, quindi questa è la prima cosa. Poi sentire in maniera costante e istituzionalizzata, per esempio, gli stakeholder che sono sul territorio, sentire le associazioni per realizzare quel famoso patto dei Municipi per cui con il terzo settore si crea una collaborazione tra pubblico e privato, per cui si vanno a offrire servizi di welfare e culturali. Queste sono le idee per grandi linee. Poi sulla mobilità, per esempio, ricavare nuove aree per i parcheggi. Penso al Mercato di Santa Scolastica, dove c’è del verde pubblico abbandonato. O per decongestionare il traffico verso il centro cittadino si potrebbe spingere per implementare la costruzione di due nuove aree di park & ride».
Lei è stata eletta con il 53% dei voti. Come ha vissuto le ore precedenti a questa vittoria?
«Non me l’aspettavo. Sapevo di aver fatto un lavoro intenso di ascolto, ma il risultato è andato oltre le aspettative. La gente vuole avere punti di riferimento e vorrei dare è veramente il segnale di una politica vicina alle persone».