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Bari al voto: intesa tra Leccese e Laforgia sulla data delle primarie: saranno il 24 marzo

Spunta un primo accordo sulle primarie del centrosinistra barese dopo la riunione fiume tenuta ieri dai due candidati ai nastri di partenza, Vito Leccese per il Partito democratico e Michele Laforgia per la Convenzione: si voterà il 24 marzo, domenica delle Palme. Nell’incontro, durato oltre quattro ore, sono stati affrontati tutti i nodi della sfida…

Spunta un primo accordo sulle primarie del centrosinistra barese dopo la riunione fiume tenuta ieri dai due candidati ai nastri di partenza, Vito Leccese per il Partito democratico e Michele Laforgia per la Convenzione: si voterà il 24 marzo, domenica delle Palme.

Nell’incontro, durato oltre quattro ore, sono stati affrontati tutti i nodi della sfida ai gazebo. A partire dal condizionamento legato all’inchiesta sulle infiltrazioni criminali che una settimana fa ha portato a 130 arresti e a scoprire la presenza di esponenti dei clan nell’Amtab, la municipalizzata del trasporto urbano. L’intesa finale, dunque, è arrivata sulla data delle consultazione che si terrà domenica 24 marzo, la domenica delle Palme, una prima di Pasqua, per definire per tempo la partita considerando la deadline della consegna delle liste fissata per maggio. Confermata, in pratica, la data già emersa durante il dibattito televisivo a Telenorba, venerdì scorso, quando a proporla fu l’avvocato Laforgia in disaccordo con Leccese che suggeriva il 7 aprile. Alla fine è prevalsa l’esigenza di accelerare considerando anche i tempi ristretti della campagna elettorale e il clima di tensione creato dall’inchiesta e dal possibile intervento della Commissione parlamentare antimafia sulle sorti del Comune di Bari.

Altro punto praticamente definito è quello relativo alle pre-registrazione dei partecipanti. In pratica, fino a 24 ore prima delle primarie i partecipanti dovranno registrarsi attraverso una applicazione per poter accedere successivamente al seggio semplicemente esibendo un Qr code che sarà riconosciuto da un lettore ottico.

Restano da definire la questione del numero dei seggi, dove resta la divisione fra quanto proposto dal Pd, che chiede più gazebo sparsi nei Municipi. Soluzione contestata da Laforgia che propone uno o al massimo due seggi dove concentrare i votanti per limitare al massimo presenze “sgradite” e l’invio delle cosiddette “truppe cammellate”. Alla fine si è deciso di aggiornare la riunione a oggi anche attraverso il confronto con il resto di partiti e liste della coalizione, cioè Verdi, Socialdemocratici, Cinque Stelle, Sud al centro, gruppo Con, Popolari per Emiliano, Sinistra Italiana, Socialisti. Laforgia ha insistito sul seggio unico per assicurare il massimo del controllo possibile. Leccese ha ribadito i rischi di concentrare il voto in un unico posto con circa 20mila persone attese.

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